Lloris alla Lazio: “Non ha senso che venga a fare panchina”

La Lazio continua a trattare l’ingaggio del portiere Hugo Lloris: il francese potrebbe liberarsi a zero dal Tottenham, ma per arrivare dovrebbe anche abbassarsi l’ingaggio.

Emiliano Viviano, tornato in Italia dopo l’esperienza in Turchia, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY per parlare del mercato della Lazio, dell’interesse di Sarri per Lloris e del futuro di Szczesny.

Lazio vicina a Hugo Lloris - www.ilveggente.it
Hugo Lloris, in uscita dal Tottenham (LaPresse)

Ho parlato con Sarri un po’ di tempo fa, prima che iniziasse il ritiro“, ha confessato Viviano, che quest’anno giocherà in B con l’Ascoli. “Allora, però, era ancora tutto in divenire. In realtà, non mi ha chiesto di andare da lui, ma il discorso sul mio futuro è venuto fuori. Sono un portiere che ha sempre giocato, e anche lui me lo ha detto, quindi andare a fare la riserva non sarebbe stato facile”.

Mi sorprenderebbe il possibile acquisto di Lloris“, ha insistito l’intervistato, “per me è un grande portiere. Secondo me non ha senso che venga a fare la panchina, ma così come non ha senso che Provedel faccia il secondo. Se poi il francese dovesse arrivare, hai due grandi portieri, e buon per la Lazio. Di base non è una scelta che mi sarei aspettato“.

In generale non è per tutti fare il secondo portiere. Parliamo di un campione del mondo che arriva da anni al Tottenham, è difficile pensare che possa prendere in considerazione di arrivare a giocarsi il posto, col rischio di fare anche il secondo”.

Hugo Lloris alla Lazio: “Un grande portiere non può fare il secondo

Mi piace quanto ha detto Szczesny“, ha poi rivelato Viviano. “Credo sia stato onesto a sostenere che non ha bisogno di soldi e che preferisce restare in Italia, ma poi spero che in futuro abbia la stessa forza e convinzione di mantenere questa sua posizione. Nove calciatori su dieci non vogliono andare in Arabia, ma quando ti arrivano certe offerte economiche è dura dire di no”.

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Messi e Lloris alla finale dei Mondiali in Qatar (LaPresse)

Viviano ha anche detto chi secondo lui si meriterebbe il titolo di migliore coach dell’anno. “Il Manchester City è la squadra più forte attualmente grazie a Pep Guardiola. L’anno scorso ha vinto tutto e secondo me è lui l’allenatore dell’anno. Lui il migliore, e non si può paragonare a Inzaghi”.

Infine il portiere ha spiegato come mai ha firmato con l’Ascoli. “Era da un po’ che parlavo col direttore: avevo bisogno di una nuova avventura che mi stimolasse. Il progetto è interessante, l’allenatore è bravo e l’ambiente è ideale: qui tutti tifano Ascoli. Mi devo calare nella parte, ma sono molto contento di essere qui e di essere tornato in Italia. Il campionato di Serie B è molto cambiato negli ultimi anni, ha parecchie insidie”.

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