Gratta e Vinci, ecco tre cose da sapere assolutamente prima di iniziare a grattare. State attenti a tutto e fate le vostre valutazioni
Sempre più italiani sono appassionati ai Gratta e Vinci. Se ne trovano di tutti i tipi, di tutti i colori, di tutti i costi e che potrebbero regalare anche vincite stratosferiche. E pensare che molti anni fa, quando sono entrati in commercio, costavano tutti mille lire. Insomma, altra epoca.
Nel frattempo le cose si sono evolute. E lo Stato ha capito di poter avere molti introiti dando la possibilità o il sogno di cambiare la propria vita. Perché parliamoci chiaro, alla fine, sono pochissimi gli italiani che riescono nella vincita clamorosa. Nel mese di giugno vi abbiamo raccontato, ad esempio, di colpi clamorosi con la Lotteria Istantanea, ma quanti realmente sono stati rispetto a quelli che ci hanno provato? Solamente una minima, minuscola, parte. Insomma, c’è da capire che prima di provare la fortuna si devono valutare moltissime cose.
Gratta e Vinci, ecco tutto quello che c’è da sapere
Un quadro dei rischi lo fa il portale money.it, che intanto si sofferma sui vari nomi dei Gratta e Vinci. Ad esempio viene preso in considerazione il Maxi Miliardario, che poi una vincita “miliardaria” effettivamente non la dà in questo momento, visto che il premio massimo messo in palio è di 5milioni di euro. Insomma, già questo è un piccolo, leggerissimo, abbaglio.
E poi? E poi ci sono altre due questioni da tenere davvero in considerazione. Ad esempio, sottolinea ancora il portale, è quella speranza che viene data nella vittoria. E come arriva questa? Magari trovando in una tabaccheria tutte quelle che sono le vincite piazzate nel corso degli ultimi mesi, i vari biglietti attaccati alle pareti che dimostrano come si può davvero vincere qualcosa al Gratta e Vinci. E questa non è una cosa che succede spesso, ovviamente, anzi, è una cosa che succede in maniera molto ma molto rara. In chiusura? Le probabilità di vincita ovviamente che in alcuni casi si riferiscono a quelli che sono poi i soldi che vengono investiti per comprare lo stesso tagliando. Sì, nel 60% dei casi l’introito è dato da quello che è lo stesso costo del biglietto. Si può parlare di vincita in questo caso? No.