Serie A in crisi, non era mai successo prima: “Deficit spaventoso”

Il calcio italiano è in crisi? I club non riescono a essere competitivi sul mercato, la federazione non affronta con forza le emergenze e l’ingeranza politica è totale.

La situazione è drammatica. Ecco la sintesi della posizione espressa da Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, intervistato ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY. Bellinazzo ha voluto fare il punto sullo stato di salute, finanziario, culturale e istituzionale, del calcio italiano, definendo l’intero sistema in crisi.

Crisi del calcio italiano - www.ilveggente.it
Record di debiti per il calcio italiano (LaPresse)

Abbiamo raggiunto il deficit più ampio della storia del calcio“, ha dichiarato il giornalista. “E questo ci dice com’è la situazione. A conferma di ciò c’è il mercato che stanno facendo tutti i club: un mercato povero come non mai, basato su prestiti, diritti di riscatto e affari a zero. La situazione è davvero drammatica. Il calcio è in crisi“.

Il deficit di cui parla l’intervistato dipende ovviamente in massima parte dalla stagione 2021/22, quando si è registrata la peggiore performance finanziaria per i club di Serie A, B e C. Colpa della pandemia, ma non solo. Hanno influito anche l’eccessivo costo del lavoro e i ritardi infrastrutturali. E così i debiti totali sono saliti da 5,3 miliardi a 5,6 miliardi.

Nelle ultime tre stagioni, la perdita complessiva prodotta dal calcio professionistico italiano è stata pari a quasi 3,6 miliardi. Un dato spaventoso, il più critico fra tutte le maggiori federazioni calcistiche europee.

Nella prossima stagione e in quella appena conclusa ci sono stati segnali di piccoli miglioramenti, ma sono eventi che non possono farci sperare in un futuro più roseo. Servono interventi strutturali, soprattutto sugli stadi, altrimenti il sistema calcio italiano è destinato a diventare minore”.

La crisi del calcio italiano: “Servono leggi sugli impianti

La politica c’entra eccome nel mondo del calcio“, ha continuato Marco Bellinazzo. “Tutti sanno che servirebbe un intervento serio sull’impiantistica, e l’Europeo all’orizzonte potrebbe esserne un’occasione. Ma tutto è fermo. Serve un intervento da questo punto di vista perché altrimenti non ci sono margini di miglioramento e di lavoro”.

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Finale Coppa Italia, Fiorentina-Inter (LaPresse)

Secondo l’intervistato il problema è anche culturale: coloro che governano il calcio italiano peccano di lungimiranza e di umiltà: non si accorgono che i modelli di business sono cambiati e che serve aggiornarsi. “Manca una visione di rinascita. E non c’è vera volontà di ricostruzione“, ha chiosato l’intervistato con evidente amarezza.

3.6 miliardi in tre anni è un dato davvero spaventoso. Ecco perché dico che non c’è una visione di rinascita e di ricostruzione. Siamo ultimi per giocatori cresciuti nei vivai e fatti esordire. Quindi c’è qualcosa che non funziona nella valorizzazione del nostro talento”.

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