Djokovic, cifre folli per la racchetta rotta: multa pesante e cimelio da museo

Djokovic, una sanzione salatissima per l’ex re di Wimbledon. E il cimelio della finale vinta da Alcaraz adesso vale oro.

Certi sfoghi, in campo, non sono assolutamente tollerati. Men che meno all’All England Club, dove i giocatori che partecipano a Wimbledon devono comportarsi in maniera ineccepibile ed osservare tanto il dress code imposto loro, quanto l’etichetta british da sempre in vigore.

Djokovic, cifre folli per la racchetta rotta: multa pesante e cimelio da museo
IlVeggente.it

Ecco perché il giudice di sedia Fergus Murphy non ci ha pensato due volte ad ammonirlo quando Novak Djokovic, in preda all’ira, ha preso il paletto della rete a racchettate, durante la finale di domenica scorsa. Una partita combattutissima, come certamente saprà chi se l’è goduta dal primo all’ultimo minuto. E che, proprio perché tale, ha fatto perdere le staffe al campione uscente, che non credeva, forse, di poter essere spodestato così da un ventenne. Peccato solo che quello non fosse un ventenne qualunque ma il prodigioso Carlos Alcaraz, che a dispetto dell’età e della poca confidenza con l’erba è riuscito a battere il campione assoluto dello Slam britannico. È del tutto comprensibile, quindi, che Nole si sia innervosito come mai, forse, prima d’ora.

Sta di fatto che quella reazione, inaspettata da un tennista come lui che riesce sempre a mantenere un certo aplomb, ha avuto delle conseguenze del tutto prevedibili. Il 36enne di Belgrado è stato sanzionato e dovrà ora pagare una multa piuttosto salata: parliamo di 8mila dollari, l’equivalente di poco più di 7mila euro, per intenderci. Si tratterebbe, secondo quanto riferisce Tennis World, di “una delle maggiori sanzioni inflitte dall’organizzazione in tutta la competizione”.

Djokovic, il “futuro” della racchetta rotta durante la finale

La cosa sorprendente, però, è che se lui ci rimetterà qualcun altro, invece, ci guadagnerà. E anche di brutto. Chi ha visto la finale di Wimbledon ricorderà senz’altro, infatti, che quella racchetta rotta e visibilmente deformata è finita nelle mani di uno spettatore.

L’uomo in questione si chiama Milan, è serbo come Nole ma vive a Londra. Quella di domenica è stata la 23esima finale della sua vita ed è riuscito a mettere le mani su un souvenir niente male. Ha chiesto a Djokovic se fosse possibile avere quella racchetta e l’ex numero 1 del mondo gliel’ha data senza indugio. Non escludiamo che possa metterla in vendita, ora, dal momento che si tratta di un vero e proprio cimelio.

Non sarebbe neanche la prima volta, tra l’altro. Diverse delle racchette usate da Nole in passato, molte delle quali nelle finali che ha poi vinto, sono state messe in vendita online, negli anni, a prezzi esorbitanti. Talvolta sono state battute all’asta a scopo benefico, ma è capitato piuttosto spesso che i tifosi ne abbiano ricevuto una in regalo da lui e abbiano poi deciso di rivenderla a loro volta. Potrebbe succedere, quindi, anche con quella. E poco importa se sia rotta: è pur sempre la racchetta su cui Djokovic ha sfogato la sua rabbia nel giorno in cui è stato spodestato dal suo regno.

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