Sinner, il suo segreto si tinge di rosso: ecco qual è il rito “propiziatorio” prima dei big match come quello in programma oggi.
Lui dice che i record non gli interessano. Eppure, è assolutamente notevole il fatto che sia l’italiano più giovane di sempre ad avere raggiunto la semifinale in un torneo del Grande Slam. Se finora ha incontrato, lungo il suo cammino all’All England Club, avversari alla sua portata, la prossima tappa sarà di certo meno semplice.
Toccherà a Novak Djokovic, campione in carica, dare filo da torcere a Jannik Sinner e impedire che la sua cavalcata a Wimbledon prosegua ulteriormente. Non sarà, ovviamente, una partita facile. Lo sa lui, lo sappiamo noi, lo sanno tutti. L’altoatesino cercherà comunque di affrontarla alla sua maniera, senza badare troppo al trascorso del fenomeno che ha davanti. “Non credo che il mio approccio alla partita sarà differente rispetto al solito – ha rivelato a Ubitennis – Mi sono abituato ad una certa routine, credo la rispetterò, rispetterò l’ora o due d’allenamento e non cambierò nemmeno l’approccio mentale“. “Probabilmente metteremo negli allenamenti qualche punto, per aumentare un po’ l’adrenalina ed entrare in ritmo partita. Dal punto di vista mentale non credo cambierà nulla; finora quando sono entrato in campo ero sempre molto focalizzato, con un buon atteggiamento. Ma si vedrà, difficile ora dire come andrà… dipenderà anche dalle condizioni in cui si giocherà”.
Non cambierà le sue abitudini, dice Sinner. Men che meno una, che avendogli sempre portato bene è ormai diventata una specie di rito propiziatorio. Una consuetudine assai insolita, se vogliamo, ma ben venga qualunque cosa purché lo rilassi. Siete curiosi, allora, di scoprire cosa farà Jannik prima della semifinale di Wimbledon contro Djokovic?
Sinner ai fornelli: la pasta al pomodoro è un amuleto
Il gran giorno è ormai arrivato e, se è vero quello che dice, Sinner avrà già onorato la tradizione. E speriamo solo, a questo punto, che gli porterà fortuna, come spesso è accaduto.
“Sono molto fortunato – ha risposto il numero 1 d’Italia quando gli è stato chiesto in che modo si rilassi prima dei big match – dormo veramente tanto. La mattina, se non metto la sveglia, sono capace di dormire fino a mezzogiorno. Poi di solito cucino io la sera prima della partita, ormai è un’abitudine… La pasta al pomodoro porta abbastanza bene… Per il resto mi comincio a focalizzare sul match un quarto d’ora prima dell’inizio della partita: prima invece tutto procede come d’abitudine, mi alleno, una, due ore, perché mi piace giocare, ne ho bisogno, ma se anche senti bene la palla in allenamento, non è detto che sarà lo stesso in partita…”.
La dieta mediterranea come amuleto, dunque. Sperando, appunto, che il piatto di pasta che si è concesso ieri sera, unito alla sua mentalità da campione, possa ribaltare i pronostici e consentirgli di approdare, per la prima volta, in una finale Slam.