Mauro Icardi al Milan? Si racconta che Wanda Nara, superata la crisi di coppia col marito, abbia offerto, in veste di procuratrice, l’ex Inter ai rossoneri.
Ne ha parlato anche Pietro Mazzara, giornalista che segue da vicino il Milan, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY. Il giornalista si è concentrato sui colpi del calciomercato rossonero, sulla questione del rinnovo di Maignan e della suggestione di un contatto fra Milan e Icardi.
“Con Tonali credo che si siano concluse le cessioni eccellenti per il Milan“, ha esordito Mazzara. “Però se Maignan dovesse sparare troppo alto nelle richieste di ingaggio, l’estate prossima potrebbe partire. Dovesse chiedere 9 milioni, per il Milan sarebbe complicato tenerlo, com’è successo con Leao. L’anno prossimo avrà ventinove anni, e dovesse arrivare una proposta da 80 milioni con un sostituto a 30, l’affare si potrebbe fare“.
“Theo Hernandez l’anno prossimo potrebbe essere tra i primi a bussare alla porta per quanto riguarda il su contratto”, ha spiegato ancora l’intervistato. Dopodiché il giornalista ha parlato dei possibili colpi in attacco dei rossoneri: “Potrebbe esserci una sorpresa. Dipende da cosa si prende sulla destra. Se prendi un giocatore come Chukwueze che sa saltare l’uomo, puoi prendere un centravanti di un certo tipo. Invece, se prendi un giocatore più di dialogo, hai bisogno di un finalizzatore.”
“Io, nell’attacco del Milan, ci vedrei bene Icardi“, ha ammesso il giornalista. “Può fare tanti goal, e potrebbe essere un affare. Il fatto che il Milan abbia messo in standby l’operazione Kamada è un segnale importante: l’operazione era fatta… ora gli occhi sono su Chukwueze, perché il Villarreal ha bisogno di vendere. L’idea è di fare lui e Pulisic”.
Ai rossoneri serve un centravanti: “Fossi nel Milan prederei Icardi“
“All’estero ci sono più giocatori che con le agevolazioni fiscali diventano più appetibili, i 4 che dai a Loftus-Cheek pesano per circa 6,5 a bilancio, non sono gli 8 di un giocatore italiano. Si vuole emulare la Premier League con un mercato interno importante ma le norme portano invece a prendere giocatori dall’estero, danneggiando anche la nazionale”.
“Io prenderei Icardi, fossi nel Milan. Icardi non è un giocatore finito, al di là di tutte le querelle extracampo. Parliamo di un ragazzo del ’93. Qua, il problema vero è che deve dimezzarsi l’ingaggio che attualmente prende al PSG. E al Milan a oggi c’è il tetto di Leao di 5 più bonus. Giusto o sbagliato che sia, il Milan ha intrapreso una politica di sostenibilità degli ingaggi, che ti permette di avere più giocatori da 4,5 o 5 rispetto a uno da 9“.
“Magari, il 30 di agosto il Chelsea ti tira dietro Lukaku e non è detto che il Milan gli dice di no“, ha concluso l’intervistato. “Dentro gli spogliatoi ci sono degli equilibri da mantenere ma nessuno busserebbe alla porta per lamentarsi se Lukaku dovesse arrivare con un ingaggio oltre il tetto, perché ti fa vincere le partite”.