È polemica su un presunto interesse della Federlpisalò, squadra legata alla città di Salò, e neopromossa in B, per Romano Floriani Mussolini, discendente di Benito.
Romano è un terzino destro tesserato dalla Lazio e ha vent’anni. Sua madre è Alessandra Mussolini, il suo avo il Duce. E si è parlato di un suo prestito in Serie B, nella cittadina in cui fu istituita ottant’anni fa la Repubblica Sociale Italiana.
Il presidente della Feralpisalò Giuseppe Pasini è intervenuto in diretta ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPlay, per commentare le voci di mercato che associano la sua squadra al figlio di Alessadra Mussolini.
“Non c’è un nostro interesse su Romano Floriani Mussolini. Ma non ci trovo nulla di male che un ragazzo del 2003, con un secondo cognome come Mussolini, possa anche solo eventualmente venire a Salò“, ha spiegato Pasini. “Se questo è un Paese dove si parla di inclusione, non possiamo porci limiti di questo tipo“.
“E non possiamo neanche fare raffronti con un nonno, bisnonno o trisnonno che abbia quel cognome. Il ragazzo deve fare il suo percorso di crescita. Cosa può farci se Mussolini è un suo avo?”, ha continuato il presidente del club.
“Conosciamo poco la Serie B, la affrontiamo con umiltà e profilo basso“, ha detto poi Pasini a proposito della promozione del club. “Cercheremo la salvezza, ma c’è tanto entusiasmo perché la promozione è stata imprevista, ed è arrivata con i giovani. Abbiamo rotto un tabù e siamo fiduciosi nel nostro staff. Comunque sarà un anno difficile, di grandi sacrifici”.
Un Mussolini in prestito a Salò: “Nessuna trattativa“
“Ieri abbiamo depositato il piano di sviluppo per passare dalle 2400 alle 4100 presenze allo stadio“, ha detto ancora Pasini, “anche se i lavori si completeranno intorno a novembre. In questo momento abbiamo avuto la possibilità di andare a Piacenza“.
“Lo scorso anno siamo arrivati a 2,2 milioni di monte ingaggi. Non siamo quelli che hanno speso di più, ma neanche meno. Le favorite, ad esempio, hanno speso di più di noi. Oggi abbiamo fissato un budget intorno ai 11-12 milioni di euro, poi valuteremo cosa fare anche a gennaio. La Lega Pro è costosa perché non si percepiscono diritti televisivi”.
“Ho un grande ricordo del Napoli e di De Laurentiis, che è un grande presidente“, ha concluso l’intervistato. “Ha una sua linea e mi piace perché ci mette i soldi e ha un suo comportamento. Va avanti con le proprie idee, anche avendo dovuto esonerare Spalletti. Quest’anno non ci sarà l’amichevole, non ci è stato consentito, dunque la faremo con il Torino”.