Allerta Protezione Civile in Toscana: cosa sta succedendo

Allerta Protezione Civile in Toscana: ecco quello che sta succedendo proprio adesso e che coinvolgerà altre Regioni nei prossimi giorni

Riuscire a prevenire il maltempo, ad esempio, in alcuni casi potrebbe essere determinante per salvare delle vite umane. Cosa che purtroppo non è riuscita in Emilia Romagna, che poco tempo fa è stata colpita da un’alluvione che ha fatti dei grossi danni. Sia a livello economico, ma soprattutto sotto il profilo umano.

Allerta Protezione Civile in Toscana: cosa sta succedendo
La protezione civile in azione (Lapresse) – Ilveggente.it

Quindi, la prevenzione, è fondamentale anche in questo caso. In tutti i casi aggiungeremmo senza possibilità di essere smentiti, visto che riuscire a mettersi al sicuro può davvero aiutare. Ed è per questo motivo che oggi, in Toscana, alle 12, inizia un nuovo test della Protezione Civile che ha come obiettivo quello di avvisare la popolazione qualora la stessa si trovasse nelle zone di un evento calamitoso. Un avvertimento quindi che è ancora in fase di elaborazione come progetto e che non mette assolutamente a repentaglio la privacy di nessuno. La tecnologia sarà quella della cell-broadcast che consentirà di inviare dei messaggi ad un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine. Quindi, amici toscani, nessuna paura: è solamente un test che toccherà anche altre regioni nei prossimi giorni.

Allerta Protezione Civile, ecco il primo test

Il progetto si chiama It-Alert e come detto è ancora in una fase di sperimentazione e questi test che inizieranno oggi verranno ripetuti nel corso delle prossime settimane.

Grazie al lavoro svolto tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni e Province Autonome e ANCI, entro la fine del 2023 verranno effettuati test in tutte le Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. In ogni caso, già nei prossimi giorni, anche i cittadini di altre regioni d’Italia saranno interessati da questo messaggio di prevenzione: il prossimo 30 giugno toccherà alla Sardegna, il 5 luglio alla Sicilia, il 7 luglio alla Calabria e il 10 luglio proprio ai cittadini dell’Emilia Romagna. Insomma, un calendario fitto in questo momento. Però è anche giusto in questo modo, visto che nel momento in cui ci sarà la sensazione di eventi calamitosi, allora sì che potrebbe tornare utile un servizio del genere.

https://twitter.com/DPCgov/status/1673758579562520598?s=20

 

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