Qualificazioni Wimbledon, sono ben sedici gli italiani che sognano un posto nel tabellone principale: notizie e pronostici.
L’esercito dei 128. Come ogni anno, sono in tantissimi a sognare un posto nel tabellone principale di Wimbledon. Per riuscire a sfidare i migliori nel torneo vero e proprio bisognerà superare ben tre turni di qualificazione oppure arrivare a giocare almeno tre partite e sperare di essere ripescati come lucky loser.
Lo Slam londinese riserva comunque dei premi a tutti i partecipanti. Anche chi verrà eliminato immediatamente intascherà una parte (minima) del montepremi totale. Sono 16 gli azzurri che oggi scenderanno in campo a Roehampton, ancora per qualche anno la sede delle qualificazioni, almeno fino a quando non verrà ampliato l’impianto dell’All England Club. Occhi puntati su Matteo Arnaldi, numero 78 del ranking mondiale. Il tennista ligure non ce l’ha fatta per un soffio ad entrare nel main draw – potrebbe ancora essere ripescato se qualcuno rinunciasse nei prossimi giorni – e nelle “quali” ha l’onore di partire come prima testa di serie. Ma il sorteggio gli ha riservato un avversario davvero insidioso. Si tratta del talentuoso cinese Shang Juncheng, classe 2005, che nelle ultime settimane ha già disputato diversi Challenger su erba, facendo discretamente bene. Per Arnaldi invece è il debutto stagionale sui prati dopo aver trionfato al Challenger di Heilbronn, sulla terra rossa. Per i bookmaker non è favorito, proprio a causa della sua scarsa esperienza sulla superficie. Puntare su di lui però potrebbe rivelarsi una scelta redditizia.
Può farcela Vavassori, poche chance per Zeppieri
Poche chance anche per Giulio Zeppieri, numero 125 del ranking. Il romano, un altro che l’erba la conosce molto poco, dovrà ribaltare i pronostici contro il francese Cazaux.
Neppure Federico Gaio e Alessandro Giannessi partono favoriti contro i semisconosciuti britannici Cox e Broom: come tutti i loro connazionali sui campi in erba hanno una marcia in più. Per Flavio Cobolli, invece, l’argentino Ficovich non è un ostacolo insormontabile, visto che proprio come il giovane tennista romano ha ottenuto i risultati migliori sulla terra rossa. Sfortunato Flavio Maestrelli, costretto ad avere a che fare con un osso duro come il francese Gaston. Andrea Vavassori dovrebbe invece riuscire ad imporsi sull’australiano Polmans. L’erba solitamente esalta il torinese, reduce dalla finale di doppio ad Halle giocata in coppia con Simone Bolelli e persa contro la coppia formata da Melo e Peers.
