Sandro Tonali avrebbe già detto di sì alla proposta di contratto del Newcastle, e così si avvicina la fumata bianca per la cessione del centrocampista.
Mario Meluso, direttore sportivo ex Foggia, Frosinone e Spezia, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare del mercato del Milan e di altre squadre di A, concentrandosi sulla cessione di Tonali e sul futuro di Nzola.
“Tonali, a quelle cifre, andrebbe venduto: la cessione è giusta“, ha detto Meluso. “Per me il Milan ha fatto bene ad accettare. Detto ciò, bisogna capire qual è la politica attuale del Milan. Cosa accadrà dopo l’addio di Massara e Maldini? Serve un progetto ben preciso, mentre ora vedo solo un tentativo di mettere in equilibrio i conti dopo l’acquisto della proprietà“.
“Il Milan e la sua tifoseria meritano rispetto e una squadra di qualità. L’obiettivo non può essere galleggiare in Serie A. Va bene realizzare una plusvalenza, ma ora deve finanziare il miglioramento della squadra per un Milan competitivo”, ha detto ancora l’intervistato, secondo cui la cessione di Tonali dovrebbe portare a investimenti mirati.
Tonali, cessione certa: “Il Milan non poteva che venderlo“
I tifosi rossoneri sperano ora che il Milan prenda Frattesi, ma il centrocampista del Sassuolo sembra preferire altre destinazioni. Se il Milan convincerà il Sassuolo, Davide Frattesi dovrà comunque arrendersi, dato che le altre pretendenti non hanno ancora a disposizione fondi da investire.
Il dirigente ha parlato anche di Nzola: “Lo ho apprezzato tanto, sia come calciatore che come uomo. Thiago Motta è molto attento alle regole e al loro rispetto, perciò non lo ha quasi mai impiegato. Le deroghe erano concesse in passato, oggi no. A Maradona e Platini potevi concedere deroghe, agli altri no. Ogni tanto Nzola va sopra le righe. A La Spezia l’ho preso a parametro zero, lo conosco bene e ne conosco le potenzialità”.
Poi una battuta un po’ cattiva su Chiesa: “Chiesa non ha superato brillantemente il periodo di inattività, non è tornato quello che conoscevamo. Non è il rapporto con Allegri il problema. Certi infortuni ti costringono a recuperare in un lasso di tempo più ampio. La Juventus potrebbe darlo magari in prestito, ma la strategia migliore la conosceranno i dirigenti”.
Quindi il dirigente ha lanciato una provocazione: quella di cedere Chiesa in prestito. Ma la Juventus non ha ancora piani chiari sul futuro. Per ora sta provando a vendere Vlahovic. Se nessuno dovesse muoversi per il serbo, anche Chiesa potrebbe finire sul mercato.