Wimbledon, ancora un infortunio: non ci sarà al torneo più atteso del circuito. I tifosi italiani sono disperati. Ecco di chi parliamo
Sembra una maledizione. Perché dopo la finale di Matteo Berrettini, Wimbledon non riesce a tornare ad essere, per gli italiani, quel torneo tanto atteso. Lo ricordiamo tutti cos’è successo lo scorso anno, quando il tennista romano ha dovuto abbandonare a poche ore dal debutto perché positivo al Covid. Adesso, lui non è nelle migliori condizioni fisiche, e arriva un altro forfait azzurro. Ufficiale.
Fabio Fognini infatti salterà il torneo sull’erba inglese dopo l’infortunio addominale – uno strappo – che ha rimediato al Roland Garros qualche settimana fa. Non ci sarà quindi, ed è stato lo stesso azzurro a comunicarlo attraverso un post apparso sul proprio profilo Instagram: “Il recupero sta procedendo bene, ma purtroppo ho ancora un’ematoma di un centimetro – ha scritto Fognini – Spero di tornare in campo il prima possibile”. L’obiettivo, adesso, è un altro. Ricordiamo comunque che il torneo inglese inizierà il prossimo 3 luglio e si concluderà il 16 luglio, con la tanto attesa finale e con un Djokovic in spolvero che vuole allungare in testa alla classifica dei più vincenti di sempre. Il serbo con la vittoria a Parigi è entrato nella storia di questo sport, adesso vuole riscriverla quasi totalmente.
Wimbledon, Fognini out: ecco i suoi obiettivi
Numero 122 al Mondo, in questo momento, Fabio avrebbe dovuto giocare le qualificazioni di Wimbledon per entrare nel tabellone principale. Anche se, come da lui stesso ammesso durante l’Atp di Roma, sarebbe volato a Londra solo per giocare il tabellone principale dei Championships.
“L’obiettivo è quello di giocare i Masters 1000 di Cincinnati e Montreal, più lo US Open ad agosto-settembre” aveva detto Fognini, che adesso in mente ha quindi solo questo obiettivo per riuscire poi a rientrare almeno nella top 100 mondiale. Insomma, come detto, il momento non è dei migliori per gli azzurri. Che tanto ci hanno fatto sognare in alcuni frangenti ma che adesso stanno pagando a caro prezzo tutto quello che era successo. Sembra quasi una sfida contro la sorte.