L’Inter si prepara alla sfida delle sfide contro il Manchester City: per la maggior parte degli sportivi, i nerazzurri partono svantaggiati, ma l’impresa non è impossibile.
Carlo Nicolini, preparatore atletico dello Shakhtar Donetsk, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda sul canale Twitch TVPLAY per introdurre la sfida dell’Inter contro il City in Champions: per l’intervistato l’impresa non vede i nerazzurri battuti in partenza.
“Sono arrivate le due squadre che hanno fatto il percorso migliore“, ha detto Nicolini. “Non voglio dire le due più forti perché questo è relativo e opinabile, però hanno fatto entrambe una gran Champions League. L’Inter ci arriva in grandissime condizioni fisiche. Mkhitaryan è l’unico non al 100% ovviamente, ma secondo me i nerazzurri, fisicamente, stanno molto meglio del Manchester City, che nelle ultime partite ho visto in calo“.
“Gli uomini di Guardiola non sono più spumeggianti come lo erano stati con il Real Madrid“, ha continuato Nicolini. “Poi comunque in queste partite qui ovviamente ci sono gli episodi e come tutte le partite sono difficilissime da pronosticare. Però se analizziamo come ci arrivano le due squadre, la situazione e tutto, io vedo una partita bella, aperta e equilibrata”.
“Vincere aiuta a vincere e quindi l’Inter in questi anni ha fatto un percorso di finali di coppe importante, vincere ti fa prendere consapevolezza“, ha detto ancora il preparatore. Dopodiché ha ammesso che, di fronte, i nerazzurri si troveranno dei giocatori di enorme livello. Dall’altra parte, anche il City sarà un po’ preoccupato dalle qualità di Lautaro e di Barella. “Io vedo una partita che inizia veramente alla pari. Ci arrivano con percorsi diversi, ci arrivano con presupposti diversi, vero, ma la partita lì poi è secca.”
L’impresa a cui è chiamata l’Inter per affrontare il City: “I Citizen possono soffrire i calci piazzati“
“Il City arriva da strafavorito“, ha ammesso Nicolini, “e io non capisco questa analisi. Ci sono però troppi addetti ai lavori che danno un Manchester City troppe volte superiore all’Inter, e per me non sono obiettivi. Se andiamo a vedere i dati, la squadra di Inzaghi ha proprio le caratteristiche per far male a questo Manchester City: l’Inter può fare bene. Poi, se finisce 4-0 per il City, facciamo loro i complimenti. Ma a dire che, se l’Inter vince, fa l’impresa del secolo, siamo assolutamente fuori misura”.
“L’Inter ha un centrocampo che è a livello di quello del City“, ha detto ancora l’intervistato, “magari segnano un po’ di meno ma ha una dinamicità, forza fisica, attaccano gli spazi e possono fare male. Poi, l’Inter davanti fa male, le occasioni che ha le sfrutta quasi sempre, se guardate le percentuali. E ultimamente si è svegliato Lukaku“.
In realtà sembra che il belga partirà dalla panchina: Inzaghi dovrebbe preferirgli Dzeko, l’ex della sfida, dal primo minuto, per sfruttare Big Rom come arma esplosiva nel secondo tempo.
Infine, il preparatore atletico tira fuori un dato rilevante: “L’Inter è anche fortissima sui calci piazzati, dove il City soffre, quindi è anche per questo che dico che la partita è al 50%. Poi anche le partite al 50% possono finire 4-0 o 5-0, ma questo è un altro discorso. Il City secondo me soffre queste caratteristiche. E l’Inter sulla carta ha tutti giocatori importanti e di esperienza. È vero, dall’altra parte hanno una corazzata, che gioca anche un calcio piacevole, e così rende i risultati ancor più eclatanti, ma l’Inter in questo ultimo mese e mezzo non è quella che ha perso dodici partite in campionato“.