Un ex avversario, ora ritiratosi, ha affermato che Pogba, quello del periodo 2012-2016, era un vero top: uno dei più talentuosi della sua generazione.
Anche Deschamps, ct della Francia, ha parlato in conferenza stampa dell’assenza di Pogba, rivelando che il ragazzo sta attraversando un momento molto difficile. Dopodiché ha ammesso che Paul Pogba è stato un giocatore fondamentale per la nazionale del suo Paese, e che in questi mesi gli ha parlato più volte. “Spero per lui e per la Francia che possa tornare il giocatore forte che era“, ha chiosato l’ex centrocampista della Juventus e ora coach della nazionale maggiore francese.
Nel frattempo, un altro francese, Sebastien Frey, ex portiere di Inter, Parma e Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare proprio di Pogba, da lui ritenuto un vero top, forse uno dei giocatori più forti al mondo, al tempo del primo trasferimento alla Juve.
L’ex portiere ha raccontato anche di come si trovava all’Inter e di che effetto gli faceva giocare a San Siro. “Chi mi rappresentava in Italia era Claudio Vigorelli, un carissimo amico. Era un giorno in cui si giocava la Coppa Uefa. Io arrivo in sede e ci caricano per andare a San Siro… Il presidente Moratti è arrivato dopo con mezzi suoi. Ci regalano subito il giubbotto dell’Inter a me e a mio padre. Non avevo mai visto San Siro, pensavo fosse un’astronave“.
“Arriviamo, beviamo un po’ di champagne, a fine riscaldamento arriviamo alla tribuna dove stava anche il presidente Moratti. Vedo San Siro pieno, ed ero spiazzato. Prima dei mondiali del ’98 non c’era grande passione per il calcio in Francia, tolto Lione, PSG, Lens e Marsiglia, non c’erano grandi folle. La partita la vinse l’Inter, credo che Ronaldo abbia fatto goal su rigore. Scendiamo, non avevo ancora firmato ma già mi salutavano sapendo che avrei giocato con loro l’anno prossimo“, ha continuato l’ex portiere.
“Mi hanno salutato tutti: Pagliuca, West, Zamorano. Mazzola e Moratti fanno stampare la maglia di Ronaldo e me la fanno dare da lui. Il giorno dopo andiamo in sede per firmare il contratto, arrivo là e dico che mi serviva un assegno per salvare il Caen, Mazzola mi chiede quanto serve, mi danno il contratto e l’assegno da riportare al Caen in due minuti”.
Frey su Pogba: “Quando era al top era il più forte del mondo”
“Moratti mi portò giù negli spogliatoi“, ha continuato a narrare il francese, “e mi fece regalare la maglia da Ronaldo in persona. Massimo Moratti non era solo un presidente, penso sia il primo tifoso dell’Inter e papà di tutti i giocatori che hanno indossato la maglia dell’Inter. Questo eccesso di amore per l’Inter forse lo ha portato a fare qualche errore, ma un presidente così è difficile da ritrovare”.
“Penso spesso a Pogba“, ha detto poi Frey, “che alla Juventus era uno dei giocatori più forti del mondo… era un top. In una delle prime partite di Pogba con la Juve, credo fu contro il Genoa, lo incontrai e gli dissi che se avesse avuto continuità sarebbe diventato uno dei più forti del mondo”.
“Purtroppo, sappiamo che ha avuto tanti infortuni. Può giocare ovunque, purtroppo si porta degli strascichi dei problemi fisici”, ha concluso l’ex estremo difensore transalpino.