Il Bayern Monaco potrebbe essere la prossima squadra di Dusan Vlahovic: il serbo vuole cambiare aria e la Juve è disposta a cederlo a prezzo contenuto pur di poter rientrare dell’investimento fatto due anni fa.
La conferma dell’interesse del Bayern Monaco per Vlahovic è arrivata da Tobias Altschaffl, giornalista di Bild, in un’intervista in diretta ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY. Per il giornalista tedesco l’affare è possibile.
“La possibilità di vedere Vlahovic con la maglia del Bayern Monaco è piuttosto concreta“, ha spiegato Altschaffl. “Il Bayern cerca una punta centrale, e il preferito è Kane. Ma a oggi l’inglese non può entrare nelle mire del Bayern Monaco, per costo ed età, perciò è possibile che si pensi a Vlahovic. Il serbo ha un’età che rientra nei parametri di quel che cerca invece il Bayern. Rispetto agli altri attaccanti di un certo livello monitorati dal Bayern è quello meno costoso perché arriva da un’annata difficile”.
In realtà, come hanno rivelato altri giornalisti tedeschi, il Bayern ci avrebbe già provato con Kane, incassando un rifiuto: l’attaccante del Tottenham vuole restare in Premier. A oggi Vlahovic è valutato 75 milioni. La Juve lo prese per 70 milioni più 10 di bonus dalla Fiorentina il 28 gennaio 2022, quindi un anno e mezzo fa.
Altschaffle ha parlato anche del supposto interesse del Napoli per Nagelsmann. “Sì, è una possibilità: il Napoli è una grande squadra e quindi Nagelsmann potrebbe essere un’opzione. Però che io sappia non parla italiano, non so se possa incidere sulla scelta”.
Bayern su Vlahovic: la Juve cede il serbo per 75 milioni
“Pavard mi sembra una possibilità più per il Barcellona“, ha continuato il giornalista tedesco. “L’Inter è più attrattiva in questo momento perché è in finale di Champions, ma il Barcellona mi sembra davanti in questo momento”.
Infine l’intervistato ha parlato della situazione societaria del Bayern. “Rumenigge inizialmente si è anche tirato indietro per dare un ricambio, ma quasi subito da quando è entrato Kahn ha capito che non è stata la scelta giusta. Il motto del Bayern rimanda a un concetto di identità condivisa, che fa sì che le porte siano sempre aperte. Al Bayern, per cultura, si ascolta sempre anche il socio e il tifoso“.
“Kahn invece non aveva questa empatia per il mondo Bayern. Quando erano in tandem Rumenigge e Hoeness non erano magari contrapposti ma quantomeno non allineati, quando sono usciti sono rimasti a guardare e alla fine si sono invece trovati d’accordo nel rientrare. Al Bayern Monaco il sistema 51% soci e 49% proprietari unici è in realtà 70+30. Tutti i soci eleggono un board dei soci che elegge poi un rappresentante che dal 2019 e Hainer ex CEO dell’Adidas. Per prendere la decisione sul direttivo si è riunito con gli altri e hanno deciso per il cambiamento dei dirigenti”.