Sinner, l’annuncio ufficiale è arrivato per mezzo di una fotografia: anche a Parigi ci sarà di che ridere.
Non chiamateli supporter. Non sarebbe corretto. Non renderebbe giustizia ai loro sforzi e all’idea, assolutamente geniale, che hanno avuto qualche tempo fa. Perché a fare il tifo sugli spalti siamo bravi tutti, ma qui siamo su proprio su un altro livello: questa è devozione, nel vero senso della parola.
Chi segue il tennis ricorderà senz’altro che a Roma, in occasione dei recenti Internazionali d’Italia, un gruppo di tifosi ha attirato l’attenzione dei presenti e del pubblico da casa. Degli ultrà un po’ insoliti, se vogliamo, che avevano fatto rotta sulla città eterna per sostenere il loro beniamino assoluto: l’azzurro Jannik Sinner. Non si sono limitati ad esibire striscioni e bandierine, giammai. Hanno ben pensato, piuttosto, di ideare un travestimento che potesse rendere omaggio al tennista altoatesino. Sono nati così i Carota Boys, che siamo certi siano i fan più sfegatati del nativo di San Candido.
Il riferimento all’ortaggio di colore arancione non è per nulla casuale. Sinner ha i capelli rossi ed è per questo motivo che nel momento in cui ha fatto irruzione nel circuito dei professionisti, sfasandone gli equilibrio, è stato simpaticamente ribattezzato pel di carota. Ecco spiegato, quindi, perché questi cinque ragazzi si siano presentati al Foro Italico sfoggiando dei costumi, appunto, da carota. Attirando, inevitabilmente, i riflettori su di sé.
Sinner, i tifosi-carota di nuovo sugli spalti: con lui nella buona e nella cattiva sorte
Non si sono limitati a farlo, però, in occasione della sola partita di Sinner contro Thanasi Kokkinakis, quando hanno fatto il loro debutto come Carota Boys. No. Hanno così tanta voglia di sostenere il loro beniamino del cuore che sono addirittura volati a Parigi, dove Jannik esordirà stasera contro Alexandre Muller.
Lo hanno annunciato con uno scatto, diventato virale sui social, postato sul profilo che hanno deciso di aprire tutti insieme. Un gruppo “vegetariano” e assolutamente unico nel suo genere, sul quale certamente le telecamere parigine indugeranno più volte nel corso della partita in programma sul rosso del campo Philippe-Chatrier.
E chissà che stavolta non possano portare un po’ di fortuna al tennista altoatesino, reduce da un torneo, quello romano, un po’ deludente. L’occasione, a Parigi, sarà irripetibile: la dea bendata gli ha strizzato l’occhio e il suo cammino potrebbe essere molto più semplice di quello che si era paventato alla vigilia del sorteggio del tabellone principale del Roland Garros. Sarà, questa, la volta buona?