Sinner, sprofondo rosso: scivolone al Roland Garros

Sinner, sprofondo rosso: anche al Roland Garros il tennista azzurra potrebbe avere uno scivolone. Ecco cosa dicono i bookmaker

Il Roland Garros è ormai alle porte. E ovviamente, dopo gli Internazionali d’Italia, la situazione è assai curiosa attorno ai tennisti che prenderanno parte al torneo parigino. In Italia molti hanno abbandonato prima del dovuto, e la vittoria di Medvedev, sulla terra rossa, era poco pronosticabile all’inizio.

Sinner, sprofondo rosso: scivolone al Roland Garros
Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Ma Sinner è uscito presto, così come Djokovic e così come Alcaraz: nessuno è realmente riuscito a dare tutto, e allora, come detto, la curiosità aumenta attorno a quello che potrebbe succedere in Francia. In ogni caso, le attenzioni di tutti noi, sono ovviamente rivolte verso quelle che potrebbero essere le prestazioni di Sinner. Il tennista azzurro è uno che vorrebbe sicuramente rifarsi dopo la delusione italiana, ma i bookmaker ci credono poco a quello che potrebbe essere un pronto riscatto. Anzi, ci credono pochissimo, visto che nonostante l’assenza ufficiale di Nadal, che non prenderà parte alla manifestazione, sull’altoatesino le speranze sono poche.

Sinne, anche a Parigi la situazione è difficile

Ma a quanto è dato Sinner? A sedici volte la posta. Quindi non uno dei favoriti per questo torneo, uno dei più importanti dell’anno. Il favorito numero uno è Alcaraz che è dato a poco più di 2 volte la posta. Mentre alle sua spalle si piazza Djokovic, anche lui poco sotto il 3.

Sinner, sprofondo rosso: scivolone al Roland Garros
Alcaraz, è lui il favorito (Lapresse) – Ilveggente.it

Insomma, sembra tutto deciso anche in questo caso, con poche possibilità che le cose possano cambiare. Almeno secondo Goldbet ovviamente, che non apre a grossi scenari. Poi sappiamo benissimo che tutto può succedere, soprattutto in tornei come questi, assai importanti e dove il fattore caratteriale, oltre quello della forma fisica, fanno la differenza. Ma di possibilità ce ne sono poche, secondo gli analisti, speriamo ovviamente che si possano sbagliare.

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