Rune-Ruud danno il peggio di sé sul campo in terra rossa: ecco cosa è successo tra i due tennisti scandinavi in gara a Roma.
Non sarà uno scontro generazionale. Casper Ruud ha 24 anni e Holger Rune ne ha appena compiuti 20, ragion per cui, seppur entrambi giovani, non sono coetanei. Sarà invece una sfida tutta scandinava, considerando che il più grande dei due viene dalla Norvegia e che il suo rivale arriva, invece, dalla Danimarca.
Avrebbero potuto coalizzarsi, fare fronte comune per portare alta nei tornei Atp la bandiera della loro Penisola. Eppure, non lo hanno fatto. Non finora, almeno. Anzi, contrariamente ad ogni pronostico, tra i due tennisti che oggi a Roma si contenderanno un posto alla finale degli Internazionali d’Italia sono già volate scintille. Talmente tante che il campo sul quale è esplosa la lite di cui sono stati protagonisti, rosso come quello sul quale lotteranno oggi, per poco non prendeva fuoco. Se non ricordate quando e in che contesto sia accaduto, siete nel posto giusto: siamo qui proprio per questo, per rinfrescarvi un po’ la memoria.
Riesce difficile credere che Ruud possa avere litigato con qualcuno, essendo lui sempre serafico e sorridente. Ma Rune, ormai si sa, farebbe perdere la pazienza finanche alle pietre. Adesso sembra essersi un po’ ridimensionato, ma è troppo presto per cantare vittoria. Vuoi per mamma Aneke, che certamente gli avrà consigliato di contare fino a 10 prima di parlare, vuoi perché avere sempre il tifo contro deve avergli fatto capire che forse stava sbagliando qualcosa, fatto sta che ha cambiato atteggiamento. O almeno così pare.
Rune-Ruud, galeotto fu il Roland Garros
Un anno fa di questi tempi, però, non contava neanche fino a 2, figuriamoci 10. Il precedente tra i due tennisti scandinavi risale ai quarti di finale della scorsa edizione del Roland Garros.
(?@eurosport) pic.twitter.com/BQwjvQb5Rp
— doublefault28 (@doublefault28) June 1, 2022
Le prime scaramucce c’erano state già nel corso della partita, per via di un punto di Ruud contestato da Rune. Dinanzi a tanta insistenza, il norvegese aveva fatto cenno al suo avversario di zittirsi. Cosa che non era piaciuta affatto al giovane fenomeno di Gentofte, che a match finito gli ha stretto frettolosamente la mano, senza neanche guardarlo in faccia ed evitando l’abbraccio di fine duello, filando dritto verso la sua panchina. Un gesto che da che mondo è mondo è considerato antisportivo e fuori luogo, indipendentemente da cosa è accaduto prima in campo.
“È stato molto antisportivo per tutto il match – aveva detto Rune in sua difesa – ecco perché non volevo abbracciarlo o parlargli alla fine. Ho detto molte volte che lo ammiro come giocatore e che ho un grande rispetto per lui, quindi non capisco il suo atteggiamento nei miei riguardi. Vuole forse che mi inginocchi davanti a lui? Il 99% dei giocatori del Tour mi rispetta, posso vivere tranquillamente senza la sua considerazione”.
Le scaramucce erano poi continuate negli spogliatoi, quando il vincitore del duello Ruud urlo in faccia “jaaaa” al danese celebrando spudoratamente il suo successo. “Di conseguenza – raccontò Rune – i toni si sono alzati e gli ho urlato contro a mia volta, chiedendogli cosa diavolo stesse facendo. Puoi festeggiare e gridare in campo ma quell’urlo in faccia così, a freddo nel dopo partita è irrispettoso“.
Quasi 365 giorni sono passati da allora e sembra che i due abbiano fatto già pace da un pezzo. Hanno avuto un confronto subito dopo lo Slam e proprio Ruud, qualche giorno fa, è tornato sull’argomento: “Non gli ho mandato una cartolina di Natale e lui non l’ha mandata a me. Non sono sicuro che possiamo dire che siamo vicini, ma è bello vedere il successo scandinavo. È davvero una buona cosa per i paesi nordici”. Ma possiamo solo immaginare quanto avvelenato sia, ancora oggi, il dente del numero 7 al mondo… Vorrà forse vendicarsi?