Con l’approdo alla finale di Champions, è arrivato l’annuncio di Zhang: Inzaghi sarà confermato per la prossima stagione. Salvo clamorose sorprese, il tecnico piacentino giuderà anche i nerazzurri.
Bruno Longhi, noto giornalista, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda sul canale Twitch per parlare dei risultati conseguiti da Inzaghi e della sua più che probabile conferma per la prossima stagione.
“Dopo la pioggia per l’Inter è arrivato un sereno splendente“, ha dichiarato Longhi. “Ci sono state difficoltà, poi è arrivata la Supercoppa. E ora ecco le due finali di Coppa Italia e di Champions League. In campionato il percorso doveva essere differente, è vero: forse Inzaghi non ha tenuto il polso della squadra in alcuni momenti. Ma se si mette tutto sulla bilancia, il bilancio è positivo. Le valutazioni dovrà farle Marotta, ma non vedo perché non debba essere confermato”.
Secondo Longhi, l’ad Marotta si potrebbe però esporre a diversi problemi esonerando Simone Inzaghi: “Se vai su Thiago Motta o De Zerbi non prendi una certezza, mentre per ora Inzaghi è una certezza visti i risultati portati a casa: la prossima stagione deve allenare lui”. Dopo tante critiche, quindi, l’ex Lazio ha saputo guadagnarsi la conferma con dei risultati insperati.
“La finale di Champions per l’Inter era un’utopia, ci è arrivata passo dopo passo“, ha ribadito il giornalista. “Inzaghi ha portato la squadra nel momento più importante della stagione con tutti i calciatori che hanno un rendimento da sette o sette e mezzo”.
Inzaghi dunque va verso una conferma, mentre Pioli potrebbe rischiare l’esonero. E con lui potrebbero lasciare molti calciatori. “L’anno scorso il Milan è andato oltre i propri limiti e la società doveva intervenire consapevole che l’anno scorso c’era stata una congiuntura di cose che hanno reso possibile lo Scudetto. Pioli ha dovuto giocare sempre con gli stessi giocatori del precedente anno“.
Secondi Longhi Pioli si è trovato senza le risorse necessarie per affrontare la stagione. “De Ketelaere mi sembrava potesse dare maggiore qualità, ma purtroppo è ancora prigioniero delle sue paure e della sua infelicità di essere a Milano”.
“A Pioli viene riconosciuto il grande lavoro fatto lo scorso anno, mentre Inzaghi era reduce dal fallimento dell’anno scorso. Per questo il giudizio è stato praticamente unanime. Non si credeva né in casa Milan né in casa Inter che si potesse arrivare così in avanti in Champions League. Forse Pioli ha avuto più sostegno di quanto ne ha avuto Inzaghi in virtù di quanto accaduto l’anno scorso”.
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