Anche in semifinale di Champions, Marcelo Brozovic ha ribadito quanto è importante a livello tecnico e morale per i nerazzurri: ha dato ordine al centrocampo e ha spezzato il ritmo di gioco degli avversari.
Benoit Cauet, ex calciatore dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare del futuro di Brozovic all’Inter e di Rabiot alla Juventus.
“L’assenza di Brozovic è stata un colpo per l’Inter, ma ha messo alcuni giocatori nelle condizioni di assumersi maggiori responsabilità. Calhanoglu ha avuto un ruolo più centrale, Mkhitaryan è duttile e molto importante tecnicamente“, ha detto Cauet. “Cercherei di tenere Brozovic: è troppo importante, soprattutto in partite del genere. Contro il Milan è stato fondamentale”.
Poi l’intervistato ha parlato anche del connazionale Rabiot: “Lui è stato molto chiaro: il suo futuro è legato a quello che farà la Juventus. Secondo me vorrebbe restare, ma ha voglia di giocare la Champions League. Se non dovesse farlo con la Juventus, sarebbe libero di andar dove vuole visto che è in scadenza di contratto. Pogba ha avuto tanti infortuni, ha bisogno di tempo per tornare quello che era. Anche Brozovic ha subito un brutto infortunio, ma tempo due mesi ed è tornato importante. Per Pogba la situazione è difficile da gestire, e lui è deluso”.
Cauet ha detto la sua su Aoua, promesso sposo della Roma. “È un giocatore che fino a due anni fa era considerato un top player in Francia, molto importante. Era tra i più forti nell’uno contro uno, sapeva fare per davvero la differenza. Ma è stato a lungo infortunato, e ora non è più quello di prima. Sta cercando un posto dove rilanciarsi”.
Tornando all’Inter, l’ex mediano francese ha commentato: “Non c’è niente di meglio di una finale di Champions League, è stato fatto un bellissimo lavoro. L’Inter ha dimostrato grande capacità di lotta, hanno dato tutto. Sono tutti felicissimi, Inzaghi ha dimostrato tutta la sua bravura”.
Per la finale, Cauet ha paura di entrambe le squadre in gioco. “Sia il Real Madrid che il Manchester City sono due grandi squadre costruite con tanti soldi. Il Real è un mostro sacro, mentre il City cresce di anno in anno e ambisce da anni a vincere. Sono due squadre difficili da affrontare, nessuna delle due è meglio delle altre. Conta quello che farà l’Inter e la sua forza che riuscirà a mettere in campo”.
Sull’esclusione di Lukaku, l’ex mediano interista crede che Inzaghi abbia agito con logica: “Il belga è stato a lungo fuori, ora sta crescendo e migliorando e quindi sta tornando quello che abbiamo imparato a conoscere. Ma Dzeko si è sempre fatto trovare pronto ed è sempre stato determinante, per questo ha prevalso sul belga. Alle condizioni attuali Dzeko è ancora un gradino sopra Lukaku. Avere uno come lui in panchina è importante”.
Questo contenuto è stato modificato 1 Giugno 2023 17:40
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