Sinner, la sua reazione è stata esilarante: l’ha capito solo grazie ai tifosi. Ecco cosa è successo agli Internazionali d’Italia.
Sapevamo che sarebbe stata una sfida ostica. E ora lo capiamo un po’ di più perché Matteo Berrettini, che al Challenger di Phoenix si era imbattuto in questo giovane portento, fosse andato comprensibilmente in crisi. Al punto da urlare a squarciagola nel bel mezzo del match e implorare il suo team di toglierlo dal campo.
Il romano è stato il primo ad assaggiare la furia di Alexander Shevchenko, un giocatore del quale, siamo pronti a scommetterci, sentiremo molto parlare in futuro. Soprattutto adesso che è riuscito a mettere in difficoltà un campione del calibro di Jannik Sinner. L’altoatesino è sì riuscito a batterlo, dopo oltre due ore di battaglia, ma non si può dire che lo abbia sconfitto a occhi chiusi. Ha dovuto affrontare tre set serratissimi e sfoderare il suo miglior tennis, per assicurarsi la vittoria e l’accesso agli ottavi di finale. Lo spettacolo, in compenso, è stato fantastico. Talmente fantastico da aver compensato, se così si può dire, l’ingente costo del biglietto per il campo centrale del Foro Italico.
Un match mai banale e scontato, ma imprevedibile e appassionante dal primo all’ultimo game. E poco importa se ci sia stato un frangente in cui è parso che il numero 1 d’Italia avesse perso la bussola, perché fortunatamente l’ha ritrovata in quattro e quattr’otto e sventato, così, i piani “bellicosi” del suo avversario.
Quanto ha dovuto sudare per battere il russo, in ogni caso, lo sa solo Sinner. Che forse ha temuto davvero di non farcela, visto e considerato che quando ha segnato il punto della vittoria non ci ha creduto neanche lui.
L’altoatesino non si era reso conto che la partita fosse finita. Ha messo a segno un bel vincente e poi si è incamminato verso la linea di fondo, aspettando che i ball boy gli consegnassero la palla per servire di nuovo. Solo l’ovazione del pubblico, in piedi ad applaudirlo e ad acclamarlo, gli ha permesso all’improvviso di realizzare che aveva vinto. Nel video lo si vede quindi rinsavire all’improvviso e voltarsi di scatto per correre sotto rete a stringere la mano al suo avversario.
La stessa cosa, come ricorderanno bene i calciofili, era successa a Gigi Donnarumma alla finale degli Europei. Neanche lui si era reso conto di aver regalato la vittoria alla Nazionale con la sua parata decisiva. Aveva realizzato quanto accaduto, quindi, solo nel momento in cui i compagni di squadra erano corsi ad abbracciarlo.
Questo contenuto è stato modificato 15 Maggio 2023 15:05
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