Sinner, che delusione | Flop inaspettato: l’ira dei tifosi

Sinner, questo proprio non ce l’aspettavamo: i tifosi dell’altoatesino sono rimasti di stucco. La polemica corre su Twitter.

Quello che è sceso in campo ieri non era solo il numero 1 d’Italia e l’ottavo miglior giocatore al mondo, ma anche il terzo favorito – secondo i bookmaker – per la vittoria degli Internazionali d’Italia. Non era certo uno qualunque, insomma. Eppure, contrariamente ad ogni pronostico, ad applaudirlo erano in pochi.

Sinner, che delusione | Flop inaspettato: l'ira dei tifosi
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Il promettente Jannik Sinner meritava un’accoglienza molto più calorosa, soprattutto dopo gli ottimi risultati collezionati in questi primi 4 mesi del 2023. Ma qualcosa è andato storto. Talmente storto che lo splendido Foro Italico, tirato a lucido per accogliere in pompa magna la carovana del tennis mondiale, era più che semivuoto. C’era davvero solo una manciata di tifosi a sostenerlo, a dispetto della sua italianità e del suo incommensurabile talento. Ma la colpa non è del giovane altoatesino, che il pubblico italiano ha imparato ad apprezzare dopo una partenza abbastanza “freddina”. No, lui non c’entra assolutamente niente.

Sui social network non si parla altro che di questo. Di come sia possibile che un biglietto per gli Internazionali di Roma costi molto più del prezzo medio stabilito per i tornei di questa fascia. Cosa che, inevitabilmente, si è ripercossa sull’affluenza all’impianto che ospita il Masters 1000 italiano, da quest’anno lungo quanto quelli di Indian Wells e di Miami. E la polemica, inevitabilmente, è esplosa in ogni dove: i tifosi, stavolta, sono veramente avvelenati.

Sinner e quelle tribune semivuote: monta la polemica

In condizioni normali, il campo centrale sarebbe stato pieno in ogni ordine di posto. Nessun tennissofilo azzurro si sarebbe perso l’esordio di Sinner a Roma. Eppure, le tribune erano desolate. Tristemente vuote.

Su Twitter, dicevamo, le critiche all’organizzazione del torneo sono letteralmente fioccate. Sono in tanti a chiedersi come sia possibile che il biglietto più economico per un match mattutino – Jannik ha giocato alle 11 contro Thanasi Kokkinakis – valido per il secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia costasse la bellezza di 90 euro. Un prezzo effettivamente poco democratico, se vogliamo, che ha costretto molti appassionati a rinunciare ad un’occasione d’oro: quella di veder giocare dal vivo il fenomeno di San Candido.

“Questo è un fallimento”, hanno decretato in molti sul social network di Elon Musk, puntando il dito contro Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, e contro l’intera organizzazione del Masters 1000 nostrano. Rei, a detta degli utenti di Twitter, di avere applicato una politica totalmente sbagliata e di aver così “rovinato” uno dei tornei più appassionanti della stagione.

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