Con lo 0-2 rifilato al Milan nella prima semifinale di Champions, l’allenatore dell’Inter allontana critiche e voci relative a un esonero. Eppure c’è chi non dimentica quanto Inzaghi sia stato massacrato in questi mesi.
Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare della vittoria dell’Inter sul Milan nel primo euroderby, valido per il passaggio alla finale di Champions League.
“Mancano ancora la gara di ritorno di Champions e la finale di Coppa Italia, al pari della qualificazione alla prossima Champions“, ha esordito Biasin. “Ma al di là di questo, molti dovrebbero già ora fare un passo indietro rispetto a quanto detto mediaticamente su Inzaghi: lo hanno massacrato. L’Inter ha sempre fatto grandi prestazioni. Un conto è criticare un allenatore, un conto è usare il machete per i giudizi nei confronti di un tecnico in corsa ancora per ogni obiettivo”.
“Per l’Inter c’è ancora da giocare il ritorno, e la partita di ieri dimostra che bastano dieci minuti per fare due goal“, ha detto ancora Biasin. “E non è mica la prima volta che l’Inter fa partite così, con questi dieci minuti selvaggi. Basti pensare a quanto accaduto contro la Lazio. L’Inter ha un potenziale offensivo importante, adesso è una bella squadra ed è impressionante… Un mese fa sembrava il contrario. Bisognava trovare la quadra“.
“Quando ha perso punti con Salernitana e Monza, ha sempre tirato tanto verso la porta avversaria“, ha continuato l’intervistato. “Era imprecisa e non consapevole della propria forza. E infatti appena prendeva goal si spaventava. Poi si vedrà. Ma la squadra sembra ora molto più sul pezzo”.
Inzaghi massacrato ingiustamente: “Ieri è stato veramente bravo”
Biasin crede che la forza di Inzaghi si celi dietro la sua profonda umiltà: “Ieri Inzaghi è stato molto bravo. Credo che viva tutto in maniera molto intelligente. Anche se è entusiasta della vittoria di ieri, ha parlato con tranquillità e molta umiltà, che sono importanti da mantenere in questo momento. Mi sta piacendo molto”.
“Per una serie di motivazioni, più psicologiche, a gennaio eri già consapevole di non poter più raggiungere il Napoli. A quel punto, in maniera inevitabile, hai puntato più sulla Champions League“, ha chiosato poi Biasin. “Arrivare a maggio in questa forma era molto difficile, lo staff di Inzaghi è stato veramente molto bravo”.
Infine la chiusura: “Per settimane mi sono arrivati tantissimi messaggi da parte di persona che mi accusavano di difendere Inzaghi quando sostenevo che andavano aspettate le partite più importanti della stagione. Anch’io sono stato massacrato proprio come Inzaghi”.