Quando si tratta di soldi, e in questo caso di Gratta e Vinci, sappiamo benissimo che la tentazione è sempre dietro l’angolo. Vi abbiamo raccontato diverse volte di storie, anche di amicizie rovinate, per colpa di una vincita. Bene, in questo caso, non vi parliamo di questo: ma di una truffa vera e propria che ha portato ad uno sconto di pena. Sì, la condanna c’è stata.
La storia è raccontata dal quotidiano Il Mattino. E spiega come un tabaccaio di Salerno, per una vicenda che risale al 2018, ha ottenuto uno sconto di pena. Il trucchetto era molto semplice, ma è stato scoperto. Intanto partiamo dai capi d’accusa: truffa, falsificazione, frode nell’esercizio del commercio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. In primo grado era stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione, adesso un mese e dieci giorni. Quindi una vera e propria rivoluzione. Ma cosa faceva questo commerciante per incassare le vincite? Andiamo a vedere cosa aveva architettato per incassare i soldi dei Gratta e Vinci vincenti.
Gratta e Vinci, ecco come intascava i soldi
La denuncia era arrivata dai vertici del Monopolio di Stato che si erano rivolti alle forze dell’ordine per denunciare i fatti. Eseguiti i controlli nella tabaccheria, sarebbero venuti alla luce fuori tutti gli elementi per indagare il titolare e la moglie, quest’ultima comunque assolta in primo grado. Gli inquirenti scoprirono che il tabaccaio, attraverso piccole abrasioni quasi impercettibili ad occhio nudo sui tagliandi dei «gratta e vinci», riusciva ad individuare – anche con l’aiuto di apparecchiature telematiche – le combinazioni vincenti (i box number) dei biglietti che incassava mentre gli altri li rimetteva in vendita.
Insomma, un trucchetto che aveva in qualche modo insospettito i vertici che mettono in commercio i Gratta e Vinci e che ha portato in ogni caso ad una condanna. Ridimensionata, comunque, in maniera totale dall’appello. Perché da oltre un anno si è passato a poco più di un mese. Il fatto però rimane. E se l’occasione fa l’uomo ladro – come si dice spesso – questa è una prova lampante che non ammette nessuna discussione.