Tennis, il bambino in foto è al momento uno dei migliori giocatori del circuito: sapresti riconoscerlo? C’è un dettaglio inequivocabile.
C’è chi inizia a sognare il suo futuro nel tennis quand’è ancora un bambino. E poi c’è chi, come molti big del circuito, ha esplorato diversi mondi prima di concentrarsi sui campi in cemento, erba e terra rossa. Prima di decidere di voler passare il resto della vita a colpire la mitica palla gialla.
Jannik Sinner, ad esempio, non aveva mai preso in considerazione l’idea di impugnare una racchetta e di diventare il numero 1 d’Italia. Per un giovane come lui, cresciuto fra i monti, lo sci era una scelta naturale, quasi ovvia. Si è dedicato ad esso per tanto tempo, infatti, salvo poi rendersi conto che c’era uno sport che lo emozionava ancor di più di una spericolata discesa dalle vette del Trentino Alto Adige. E l’altoatesino non è il solo tennista, per la verità, ad aver sperimentato un po’ prima di dedicarsi anima e corpo al gioco in cui oggi eccelle a livello internazionale.
Anche Matteo Berrettini, come molti certamente sapranno, non ha sempre sognato di diventare un top ten. Deve al fratello Jacopo il suo ritorno nel mondo del tennis, perché è stato lui, ad un certo punto, con l’aiuto di mamma e papà, a convincerlo a riprovare. Il romano aveva già provato a giocare e non ne era rimasto particolarmente entusiasta. La seconda volta, però, è stata quella buona: il colpo di fulmine è stato immediato e da allora non ha più lasciato la sua racchetta.
Si era dedicato, in passato, agli sport più disparati. Si era concentrato, in particolar modo, sul judo e sul nuoto, fino a che non ha cambiato strada e intrapreso il percorso che lo ha portato ad essere, poi, il primo tennista azzurro a raggiungere la finale del mitico Slam di Wimbledon.
La sua stagione non è iniziata nel migliore dei modi. Tra black out ed infortuni, Berrettini non è ancora riuscito a tornare ai livelli di un tempo. Cosa che non dovrebbe incidere minimamente sul suo status di campione, avendo più volte dimostrato di possederne la tempra e la forza mentale ed essendo stato il numero 6 al mondo. Doti che forse possedeva già nella foto in cui ci siamo imbattuti sui social network. Uno scatto di qualche anno fa che lo ritrae ancora bambino.
Dai ricci e dagli occhi si capisce perfettamente che è lui. Un solo dettaglio avrebbe potuto depistarci: il cappellino. Berrettini lo indossa sempre al contrario, mentre qui lo sfoggiava ancora alla maniera classica, con la visiera in avanti. Che sia stata la giravolta del suo berretto a trasformare l’aspirante campione in una stella del tennis mondiale?
Questo contenuto è stato modificato 5 Maggio 2023 19:30
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