Berrettini, l’ennesimo infortunio costringe il romano a fermarsi di nuovo: quali sono i tempi di recupero e quando potrebbe tornare in campo.
Avevamo finalmente rivisto sprazzi del vecchio Matteo Berrettini, sulla terra rossa di Montecarlo. Ma non abbiamo avuto neanche il tempo di esultare per la vittoria su Francisco Cerundolo che subito è arrivata l’ennesima doccia fredda. Anzi, gelata, considerato che il romano si era assicurato un posto ai quarti di finale del Masters 1000.
Il dolore lo aveva avvertito già durante il match, ma il fatto che avesse continuato a giocare e avesse addirittura vinto non ci aveva minimamente preoccupati. Nella notte, invece, il fastidio si è acutizzato al punto tale da averlo indotto, il mattino seguente, a sottoporsi ad un controllo specifico. I medici hanno così rilevato la presenza di uno strappo di secondo grado al muscolo obliquo interno. Che non solo gli ha portato via la speranza di vincere il torneo di Montecarlo, costringendolo al ritiro, ma che lo terrà fermo ancora una volta. Di nuovo. E proprio quando sembrava essere tornato in sé.
Non resta che capire, a questo punto, quanto a lungo questo infortunio lo terrà lontano dal campo. Ed è doveroso premettere che le notizie non sono buone. Non lo sono neanche un po’. Ma non essendo la prima volta che Berrettini lamenta un dolore all’addome, i tifosi, forse, sanno bene a cosa si andrà incontro.
Razionalmente appare assai difficile che Matteo possa giocare nelle prossime tre o quattro settimane. Servirebbe un miracolo e siamo ben consapevoli del fatto che i tempi di recupero, in casi del genere, non possono essere forzati.
Calcoli alla mano, dunque, è impossibile che Berrettini possa partecipare all’Atp di Madrid. Si giocherà alla Caja Mágica dal 24 aprile al 7 maggio prossimi, motivo per il quale è assolutamente inverosimile che lo si possa vedere in campo come se nulla fosse successo. Non è finita qui, però. La sua presenza agli Internazionali d’Italia è in forse tanto quanto quella al torneo spagnolo. Le porte del Foro Italico si spalancheranno l’11 maggio, ovvero tra poco meno di un mese. Il romano potrebbe farcela per il rotto della cuffia, ma è oggettivamente difficile che recuperi in tempo per l’evento che si gioca nella sua città.
Nel caso in cui dovesse saltare anche la battaglia nella Capitale, arriverebbe al Roland Garros totalmente impreparato e senza alcun match nelle gambe. Potrebbe perciò decidere di sgranchirsi in qualche torneo minore, vedi ad esempio Ginevra o Lione. Sempre a patto, ed è questa l’ipotesi che più ci fa paura, che l’ennesimo infortunio non lo costringa ancora una volta a saltare del tutto la stagione sulla terra rossa. Ne sapremo di più, in ogni caso, nel momento in cui il tennista ci aggiornerà nuovamente sulle sue condizioni.
Questo contenuto è stato modificato 14 Aprile 2023 11:57
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