In tutto il mondo si parla del giallo con conseguente espulsione per Lukaku in Juve-Inter allo Stadium, dopo l’esultanza per zittire i cori razzisti dei tifosi bianconeri.
Gianni Balzarini, giornalista, intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, ha cercato di ridimensionare l’accaduto, parlando di comportamenti razzisti “isolati”. Innanzitutto il giornalista ha voluto parlare del comportamento di Cuadrado, che a fine partita è stato espulso insieme ad Handanovic.
“Le immagini sono abbastanza chiare“, ha ammesso Balzarini, “è lui che sferra un pugno ad Handanovic; quindi, accanto alla squalifica penso che ci sarà un provvedimento interno da parte della Juventus. Poi, se lo vorranno rendere pubblico, è un qualcosa che compete alla Juve. Poco prima di sferrare quel pugno ad Handanovic sembrava stessero discutendo in modo sostenuto ma senza presupposti per una reazione di questo tipo… Certo, quanto si siano detti non lo sapremo mai”.
In seguito il giornalista ha svelato le proprie impressioni sui cori contro Lukaku allo Stadium: “Eravamo da bordocampo e a una certa distanza da quello che stava accadendo. Diciamo che ci siamo resi conto subito di ciò che stava accadendo con i cartellini, e poi è stato possibile ricostruire la vicenda. I cori, personalmente, non si sono sentiti, evidentemente qualcuno ha detto qualcosa, e c’è un video virale dove si vedono due tifosi dare dalla scimmia a Lukaku. Una cosa schifosa”.
“E poi c’è stato qualche buu, nessun coro organizzato“, ha specificato Baldanzi, lasciando dunque intendere che dalla sua prospettiva solo pochi tifosi si sono prestati ai vergognosi cori razzisti. “Un episodio che non rappresenta una novità, penso a quanto accaduto a Kean a Cagliari, si è scoperto poi che erano cinque o sei tifosi che lo insultavano a ogni suo passaggio, fu ammonito come Lukaku”.
Balzarini sui cori contro Lukaku allo Juventus Stadium: “Razzismo di comodo”
“Quindi“, conclude il giornalista, “non possiamo parlare di cori organizzati ma di poche persone che speriamo che siano individuabili, come accaduto appunto a Cagliari. La Juventus in questo ha subito dato la massima disponibilità”.
“La diatriba è tra il parlarne di più e il non parlarne troppo. Se ne parla sempre senza risolvere mai nulla, parlarne dà forse anche lustro tra virgolette alle persone che si comportano in questa maniera, che è aberrante e schifosa“, ha continuato l’intervistato. Poi ha aggiunto: “Bisogna distinguere secondo me tra un razzismo di comodo, episodico, ed ideologico“.
“Se parliamo di razzismo ideologico parliamo allora di persone incoerenti visto che tutte le squadre ormai hanno giocatori di colore, dovrebbero prendere di mira anche i propri giocatori. Invece attaccano i giocatori gli avversari, e allora è razzismo ideologico o di comodo?”
Questa l’ultima domanda retorica del giornalista: “O viene definito razzismo un insulto perché riguarda il colore della pelle? Credo sia un tema su cui si potrebbe dibattere molto”. Il nostro punto di vista è che ogni singolo coro razzista vada condannato: le società devono attivarsi affinché cambi la cultura dei tifosi. Massima solidarietà a Romelu Lukaku.