Simone Inzaghi potrebbe confermarsi sulla panchina dell’Inter solo ottenendo un piazzamento in Champions e raggiungendo la finale della competizione; la dirigenza è delusa: il tecnico sembra stanco e impaurito.
Paolo Tomaselli, giornalista del Corriere della Sera, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare della crisi dell’Inter e delle vere responsabilità di Inzaghi.
“Aspetterei il Benfica prima di dire se Inzaghi andrà via“, ha detto il giornalista. “Non credo che l’Inter domani crollerà e manderà via il tecnico. Ci sono situazioni in cui si può cambiare allenatore anche ai quarti di finale di Champions League, ma non credo sia questo il caso. C’è quasi una abitudine in casa Inter a gare in cui la squadra sembra rimbalzare sugli avversari. Non c’è conflittualità. La proposta di gioco è esaurita e stucchevole, anche la risposta data da Brozovic alle ultime prestazioni contro la Fiorentina non è stata all’altezza del calciatore. Con le dichiarazioni di Inzaghi si può fare copia e incolla dopo le delusioni tra una partita e l’altra. Non ci sono variabili credibili e questo è da imputare al tecnico”.
Tomaselli descrive un Inzaghi nervoso e impaurito, forse stanco di dover affrontare un ambiente in cui non si sente tutelato e dove le critiche sono spesso feroci. “Sì, Inzaghi in questo momento è impaurito, intimorito. Non ha nulla da perdere, e può anche farsi passare questa paura. Non sarà verosimilmente l’allenatore dell’Inter nella prossima stagione a meno che non centri la qualificazione in Champions League”.
Marotta si sta già guardando intorno per trovare un sostituto. La strada che porta all’ex Antonio Conte è complicata: il salentino pretenderebbe dal club un mercato che Steven Zhang non può permettersi. Piace Roberto De Zerbi, che però ha una clausola da 15 milioni e poi imporrebbe acquisti funzionali al suo gioco. L’altro nome forte è quello di Thiago Motta.
Secondo Tomaselli Inzaghi dovrebbe mostrare la forza che finora non è riuscito a comunicare all’ambiente e alla squadra. “Il tecnico dovrebbe trasmettere coraggio alla squadra. L’Inter solo con Cremonese ed Atalanta ha ribaltato la partita, nelle altre gare quando è andata in svantaggio ha sempre perso o al massimo pareggiato. Questo dimostra un limite di personalità, è quasi come se si sentisse offesa quando passa in svantaggio.”
“Una cosa del genere è successa anche a Torino“, ha concluso l’intervistato, “la squadra aveva giocato benissimo nel primo tempo, poi ha preso una rete in contropiede. Solo le squadre per la salvezza hanno preso più gol in contropiede”.
Questo contenuto è stato modificato 4 Aprile 2023 08:53
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