Giornalisticamente le definiscono “tegole”, ovvero un qualcosa di pesante che ti cade in testa da un momento all’altro. La tegola del Napoli è l’infortunio di Osimhen, che secondo Massimo Cecchini, potrebbe costare caro in Champions.
Il giornalista Cecchini è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY. “Il fatto di Osimhen credo sia una sorta di maledizione per la troppa felicità“, ha esordito. “Un po’ come quando gli dei volevano punire chi voleva avvicinarsi troppo al cielo. Il Napoli ha tutte le possibilità di gestire rosa e impegni, poi c’è il destino e lì non ci si può fare niente“.
“Il campionato a Napoli interessa fino a un certo punto, visto che la lotta sembra chiusa, in coppa invece bisognerà vedere, Osimhen è un pezzo importante”, dice il giornalista. Quindi, secondo Cecchini l’infortunio di Osimhen potrebbe essere un problema soprattutto contro il Milan nei quarti di Champions.
L’attaccante nigeriano ha subito una lesione distrattiva all’adduttore sinistro. Dovrebbe averne almeno per un paio di settimane. Ma lo staff medico del Napoli conta di poterlo recuperare in tempi record. Intanto si discute anche delle parole al veleno contro la Uefa pronunciate da De Laurentiis.
“Ci trovo alcune cose vere e tanta retorica“, ha detto a tal proposito l’intervistato. “Se il calcio è a 20 squadre e non c’è modo di farlo dimagrire non è colpa dei tifosi, chiaro che con 38 partite e le coppe aumentano. Nel 2024 entreranno in vigore le riforme delle coppe, ci saranno più squadre e quindi ancora più infortuni“.
Infortunio Osimhen: “Costerà caro soprattutto in Champions“
“Questa overdose di calcio“, ha continuato il giornalista, “non credo interessi ai tifosi. Credo interessi a chi vuole generare profitti, i tifosi mi sembrano la foglia di fico dietro cui nascondersi”. La soluzione proposta da De Laurentiis, cioè di fare come l’NBA, sembra poco realistica. “L’NBA è un’altra cosa“, ha detto Cecchini. “Se siamo disposti a fare come fanno gli americani, che risparmiano i giocatori migliori per diverse partite per farli riposare e recuperare dagli acciacchi, allora si può fare. Se decidiamo che Kvaratskhelia e Osimhen possono riposare qualche partita pur stando bene per gestirne le forze, ok… Ma se per caso in quella partita il Napoli pareggia?”
“Là non solo ci sono i playoff, non ci sono nemmeno le retrocessioni, si elimina un problema alla radice che riguarda cinque o sei squadre fin dall’inizio“, ha concluso l’intervistato. Poi ha parlato anche della Roma e di Mourinho. “Per quanto riguarda la Roma l’obiettivo è noto, è arrivare tra le prime quattro o vincere l’Europa League, vincere un trofeo europeo sarebbe ancora meglio, si innescherebbe un ciclo virtuoso“.
“Mourinho vuole certi giocatori, la UEFA fa rispettare i paletti del fair play fino al 2026, vedremo che compromesso si troverà, credo che entro aprile ci si avvicinerà a un quindi. Se adesso arriva il Newcastle e offre 30 milioni a Spalletti è capace che ci pensi pure Spalletti ad andare via”.