Atp Miami, ormai Sinner ha superato di gran lunga Matteo Berrettini. “L’uomo è fragile” è il commento. Ecco quello che sta succedendo
Dalla finale di Wimbledon, storica per il tennis italiano, non abbiamo più visto lo stesso Berrettini. Come se qualcosa dentro il tennista romano si fosse inceppato. Poi anche la fortuna gli ha girato le spalle visto che lo scorso anno a poche ore dal debutto si è beccato il Covid e non è sceso in campo. Ma la marcia indietro è evidente. E nessuno la può negare.
Così indietro che quello che fino a poco tempo fa sembrava un giovane di belle speranze, ma ancora acerbo in alcune occasioni, lo ha ormai superato non solo nella classifica ATP, ma anche in quelli che sono i pronostici per i vari torneo. Da un poco di tempo è Sinner il numero 1 del tennis italiano, e anche i bookmaker lo hanno capito e lo dimostrano in quelle che sono le analisi in vista dei vari tornei. Ad esempio: il prossimo impegno è l’Atp di Miami, uno dei tornei più belli che si giocano adesso. E gli analisti della Goldbet non hanno dubbi. Sinner è il più forte tant’è che è il terzo tra i favoriti dietro ad Alcaraz e Medvedev e con la stessa quota di Zverev: undici volte la posta. E Berrettini? Indietro, e di molto. Una sua vittoria finale si gioca a 46 volte la posta. La quota di Sinner moltiplicata per quattro.
Questa mattina, inoltre, il Corriere dello Sport con titolo “L’uomo è fragil”, ha voluto analizzare il momento di Matteo insieme ad una psicologa e ad un ex collega. Nel primo caso è stata interpellata Barbara Rossi, professionista del Vero Volley Monza, nel secondo invece Thomas Fabbiano, ex numero 70 della classifica ATP.
“Per quella che è la carriera di Berrettini, anche a livello di infortuni, credo sia normale poter incappare in un momento dove le performance non sono all’altezza delle proprie possibilità. I tennisti sono esposti a tante pressioni, le aspettative dei tifosi – ha detto – sono alte e in alcuni casi è troppo facile fare associazioni legate alla vita privata di ragazzi, che restano degli esseri umani come tutti. In più va aggiunto che il tennis dal punto di vista mentale è uno degli sport più impegnativi e nel corso di una stagione è difficile potersi prendere pause”. Insomma, il concetto è quello che l’atleta c’è, sotto l’aspetto fisico, ma manca al momento di quella forza mentale che servirebbe.
“I primi 20 del mondo anche quando giocano male difficilmente hanno un crollo totale. Nello specifico Berrettini ha una testa da Top 10, quindi se c’è uno che può superare questo periodo, quello è sicuramente lui”. Queste invece le parole dell’ex collega. A Matteo ci credono tutti. Deve essere lui quello che deve tirarsi fuori da questa situazione.
Infine, ovviamente, la speranza da parte nostra è quella che entrambi possano andare avanti nel torneo e magari scontrarsi, in un duello da dentro o fuori. I due mai fino al momento nemmeno tra i top hanno avuto questa possibilità. Ma c’è sempre una prima volta…
Questo contenuto è stato modificato 23 Marzo 2023 15:18
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