Cristiano Ronaldo, ecco cosa è successo tra le stanze gigantesche della sua nuova residenza da sogno in Arabia Saudita.
Per un po’ hanno alloggiato nell’hotel più esclusivo di tutta Riad, ma Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez non volevano sentirsi ospiti nel Paese che li ha accolti con così tanto calore.
Hanno quindi iniziato a cercare una casa che rispondesse alle loro esigenze e che fosse lussuosa, ovviamente, tanto quanto le splendide residenze in cui hanno soggiornato nel tempo. Un giorno, quando sarà tempo per lui di appendere le scarpette al chiodo, faranno ritorno a Quinta da Marinha, nella regione di Cascais, sulla riviera portoghese. Ma quel momento non è ancora arrivato, ragion per cui era necessario individuare, tra i tanti immobili di pregio in vendita in Arabia Saudita, quello migliore. Quello più lussuoso, quello che potesse soddisfare in toto CR7 e il resto della famiglia.
Alla fine, Georgina e Cristiano hanno trovato una casa – definirla così è riduttivo, grande com’è – perfetta in cui vivere per tutta la durata del loro soggiorno a Riad. Non è una villa e non è, figuriamoci, un appartamentino. È un vero e proprio palazzo, del valore di 14 milioni di euro all’incirca, dal design sorprendente. Consta di otto camere da letto, di una zona giorno spaziosissima con tanto di fontana artesiana come decoro e di una piscina coperta grande abbastanza da permettere ai Ronaldo di sguazzare tutti insieme appassionatamente.
Una casa del genere necessita per ovvie ragioni di grande attenzione e di una manutenzione impeccabile. Il che ha spinto CR7 a mettere in piede una squadra di impiegati che possa prendersene cura quotidianamente.
Fanno parte dello staff in servizio presso la sua nuova villa di Riad un giardiniere, uno chef, un maggiordomo e vari domestici, tutti regolarmente assunti e ben trattati. Il calciatore portoghese ha proposto loro un contratto di tutto rispetto: percepiranno uno stipendio di 6mila euro, ma ha voluto in cambio qualcosa che per lui ha un valore inestimabile, ossia il silenzio.
Sì, la stella dell’Al-Nassr ha invitato tutti i suoi nuovi dipendenti a firmare con la massima serietà una clausola di riservatezza. Non si tratta di una novità per lui, ma chi vuole lavorare con il campione portoghese sa bene che violarla sarebbe un errore imperdonabile. Nessuno di loro osi parlare, quindi, di quello che accade nell’elegantissimo palazzo di Riad, nel quartiere di Al Muhammadiyah. E non solo nell’immediato, ma anche nei 70 anni che faranno seguito alla morte dell’attaccante. Dopodiché, potranno eventualmente fare ciò che riterranno opportuno. Ammesso che siano essi stessi ancora in vita. Ronaldo ci tiene che la sua privacy non venga violata e questa non è che l’ennesima dimostrazione.
Questo contenuto è stato modificato 18 Marzo 2023 11:55
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