Guerriglia ultras Napoli, De Magistris: “Colpa delle istituzioni e della UEFA”

Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, crede che ci siano delle gravi responsabilità sugli scontri andati in scena ieri pomeriggio nel centro di Napoli fra tifosi dell’Eintracht Francoforte, ultras azzurri e Forze dell’Ordine.

Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, De Magistris ha chiamato in causa il Governo e la UEFA. “Pianterosi sarà pure sfortunato, ma devo dire che ultimamente non ne azzecca una“, ha detto l’ex sindaco, riferendosi all’attuale ministro dell’interno nel Governo Meloni.

De Magistris attacca sindaco e prefetto per gli scontri a Napoli - www.ilveggente.it
De Magistris ©️LaPresse

Conosco perfettamente quel contesto“, ha esordito De Magistris, che oltre a essere stato sindaco è stato anche un magistrato. “Per oltre dieci anni ho fatto parte senza saltare una riunione del comitato provinciale dell’ordine di sicurezza pubblico. Non c’è dubbio che la soluzione ideale sarebbe stata quella di non farli arrivare proprio nella città. Però sapevano ormai tutti che da lì a qualche giorno centinaia di persone travestite da turisti avrebbero messo piede a Napoli“.

Mi vien da pensare che difficilmente si poteva fare peggio rispetto alla gestione della prevenzione e delle ore in piazza. Non è un’accusa alle donne e agli uomini delle forze di polizia sul campo, che sono stati insieme ai napoletani e alla città e agli autisti dell’azienda del trasposto pubblico urbano le prime vittime. Si sono trovati in mezzo a una guerra, una guerriglia. Razzi sparati in modo orizzontale, petardi, sampietrini, tavoli, sedie… Insomma, le immagini che abbiamo visto. Io innanzitutto vorrei sapere, perché non abbiamo notizie, su che cosa il sindaco e prefetto hanno deciso nei comitati, se ci sono stati, antecedenti al giorno della partita. Se da sindaco qualcuno mi avesse detto, guardate noi li facciamo stazionale all’hotel sul lungomare e poi li portiamo a consumare una birra piazza del Gesù io mi sarei messo cortesemente a urlare“.

Anche il prefetto ha responsabilità dirette nella catena di comando del ministero dell’interno, sì, ha ha colpe. Perché ha consentito tutto quello? E aggiungo, c’era un’alternativa? Ci poteva scappare il morto, perché là abbiamo scuole, chiese, bambini, turisti… Certo che c’era l’alternativa! Queste persone, appena arrivavano, che addirittura si sono incontrati con gli atalantini, dovevano essere prese e portate nel settore ospiti dello Stadio Maradona, stazionavano li. Noi li avremmo anche rifocillati con acqua e panini, perché Napoli è una città che non lascia nessuno indietro, ma da là non si muovevano. Dopo che finiva la partita, che esultavamo, eravamo contenti, in uno stadio ricco di gioia, li si prendevano con gli autobus scortati, li si portavano in stazione e in aeroporto. Le responsabilità sono chiaramente dei criminali travestiti da tifosi. La Germania e lo Stato italiano pagheranno i danni“.

Scontri a Napoli fra tifosi, secondo De Magistris poteva scapparci il morto

Le responsabilità penali ovviamente le accerterà la magistratura, ma ritengo di poter sottolineare che sono di quei criminali travestiti da tifosi che sono molti di più dei sette-otto che sono stati arrestati sin ora. Io mi auguro che con le indagini e con le immagini, i video che polizia e carabinieri hanno fatto, scientifica, Digos, sicuramente saranno individuati. In questa vicenda il comitato provinciale dell’ordine di sicurezza pubblico, nel quale prefetto e sindaco hanno il ruolo più importante, ha sbagliato“.

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Scontri fra tifosi a Napoli ©️LaPresse

Colpa dunque del prefetto? Secondo l’ex sindaco non solo. “Troppo semplice sottolineare le responsabilità dei vertici istituzionali, che sono evidenti in questa vicenda. Ho rispetto per tutti. Conosco il questore Giuliano… non voglio fare invettive o personalizzare. Le responsabilità a livello locale e nazionale c’è stata. Ognuno deve trarne conseguenze“.

Secondo l’intervista dovrà risponderne anche la UEFA. “La responsabilità è anche della UEFA. Ora se la prendono con i Tar. Ma se mettiamo tutto in mano ai Tar, buona notte. Io credo serva pugno duro e prevenzione. Bisognava mettere in campo ogni intervento per non farli venire”.

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