Sinner, notte in bianco: appuntamento al chiaro di luna dopo Mannarino

Sinner rinuncia al riposo post gara contro Mannarino per regalarsi un appuntamento al chiaro di luna nel deserto californiano.

Ha archiviato la pratica Mannarino in tempi record. Ci sono voluti due set soltanto, per quanto belli faticosi, per rispedirlo a casa e per conquistare un posto, meritatissimo, agli ottavi di finale di Indian Wells.

Sinner, notte in bianco: appuntamento al chiaro di luna dopo Mannarino
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Ad attenderlo adesso c’è Stan Wawrinka, il leggendario campione che qualche ora fa ha messo ko il promettente Holger Rune. E con il quale, a fine gara, sono quasi volati gli stracci. Il giovane danese, notoriamente rancoroso, non aveva ancora digerito quanto accaduto durante il loro ultimo faccia a faccia, quando lo svizzero gli aveva consigliato di smetterla di comportarsi come un bambino, in campo. Dopo la stretta di mano, ieri, Rune lo ha dunque provocato, chiedendogli se avesse qualche altro consiglio da dargli. Stan lo ha ignorato, ma la sua espressione ha comunque detto tutto.

Torniamo a Sinner, ora. L’altoatesino affronterà il Wawrinka nella notte tra martedì e mercoledì, nella speranza di staccare il biglietto per i quarti di finale del Masters 1000 che si tiene nel deserto californiano. Non ha intenzione di dargliela vinta, questo è poco ma sicuro. La posta in palio per lui è più alta che per molti: in ballo ci sono il riscatto che attende da mesi, la top ten e le Finals. Ed è per questo motivo che dopo il match con Mannarino ha fatto qualcosa di assolutamente incredibile.

Sinner non si ferma mai: subito in campo dopo il match

Mentre Sinner si dirigeva verso la panchina, dopo le doverose strette di mano all’avversario e al giudice di sedia, ha fatto di tutto per attirare l’attenzione del suo coach, Simone Vagnozzi. A quel punto, gli ha urlato una frase che i microfoni sono riusciti a captare alla perfezione.

“Vagno – è così che chiama il suo allenatore – Andiamo al campo!”. Riposare e riprendere fiato dopo la battaglia? Macché. Non sarebbe da Sinner. Lui è un campione e, come tale, non aveva nessuna voglia di andare a girarsi i pollici. Voleva allenarsi ancora un po’, come se in campo non si fosse già stancato a sufficienza. Non è la prima volta che Jannik fa qualcosa del genere, per la verità. Lo si è visto spesso e volentieri, anche al termine di partite parecchio stressanti, dirigersi verso i campi per far pratica. Talvolta perché non del tutto soddisfatto delle sue prestazioni e intenzionato, quindi, a “ripassare” i colpi che non gli sono riusciti troppo bene.

Il numero 1 d’Italia sa bene, poi, quanto valga la gara contro Wawrinka, ed è sicuramente per questo motivo che ha deciso di correre ad allenarsi al chiaro di luna e a preparare quella che sarà certamente una sfida senza esclusione di colpi. La mentalità, quello è poco ma sicuro, è quella giusta. E speriamo che ne sia valsa la pena, di faticare tanto nella notte californiana.

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