Gratta e vinci, individuati i responsabili dei reati. Ecco come ci sono riusciti incrociando tutti i dati a disposizione.
Una banda specializzata in furti e rapine a mano armata nelle tabaccheria sgominata dal fatto che hanno messo in saccoccia anche alcuni gratta e vinci che poi sono stati validati nei giorni successivi.
Questo lo ha spiegato il direttore dei giochi di Adm, Stefano Saracchi, in un’intervista rilasciata ad Agipronews a margine di una conferenza stampa dove venivano spiegate le tecniche utilizzate per riuscire a risolvere la questione. Un’operazione che ha portato all’arresto dei responsabili di furti e rapine da parte dei carabinieri che si sono avvalsi nelle loro indagini di quello che riesce a fare la sezione giochi italiani. Insomma, un bel colpo, che dimostra come tutto è tracciato e che è assai difficile riuscire – diremmo impossibile in questo caso – farla franca quando di mezzo ci sono giochi che hanno dei codici identificativi come succede nei gratta e vinci. Ma andiamo a vedere nel dettaglio come l’incrocio dei dati ha permesso di risolvere il caso. In attesa ovviamente del processo e del giudizio finale.
Gratta e vinci, ecco come hanno sgominato la banda
“Fondamentale è stata la collaborazione tecnologica tra Adm, Arma dei Carabinieri, Sogei e concessionario (Lotterie Nazionali), che consente il tracciamento dei Gratta e Vinci e di conseguenza dei giocatori. In questo modo l’Arma dei Carabinieri ha potuto individuare i responsabili dei reati”. Questo è il preambolo, poi nel dettaglio andiamo a vedere com’è stato realmente possibile.
“Diverse rapine sono state compiute in tabaccheria dai banditi, che avevano trafugato anche tagliandi Gratta e vinci. Grazie alle tecnologie di cui disponiamo, Adm ha potuto “vedere” chi ha tentato di validare i biglietti rubati: siamo in grado di tracciare il cosiddetto “Id tecnico univoco” della app installata sui cellulari e l’Ip (Internet provider) chiamante di chi cerca di validare il tagliando. Dall’incrocio dei dati, possiamo risalire a chi tenta di validare i biglietti e dove”. In poche parole i malviventi hanno grattato i tagliandi e poi attraverso l’applicazione che hanno scaricato sul proprio cellulare hanno cercato di capire se fosse vincente. Probabilmente, inoltre, si sono recati anche in qualche tabaccheria ed è in quel momento che il computer ha fatto scattare l’allarme che ha permesso poi, con le indagini condotte dalle forze dell’ordine, di risalire a chi ha commesso i reati. Un colpaccio grazie alla tecnologia.