Gratta e Vinci, 300mila euro in mille pezzi: eppure bastava questa app

Gratta e vinci, 300mila euro volati così in mille pezzi. Adesso va anche a processo. Eppure bastava solamente scaricare questa applicazione

Ha tentato una truffa clamorosa. Un biglietto da 300mila euro. E adesso andrà a processo dopo un paio di mesi di verifiche. Una storia strana quella raccontata da La Nuova Sardegna, che svela, secondo i giudici, un vero e proprio tentativo di raggirare Lottomatica. Sì, ancora il processo non è iniziato e tutto dovrà essere stabilito. E noi vi raccontiamo questa storia.

Gratta e Vinci, 300mila euro in mille pezzi: eppure bastava questa app
Un gratta e vinci “Miliarsario” – Ilveggente.it

La signora in questione, grattando un Gratta e vinci “Miliardario” acquistato in un centro commerciale, ha capito di non aver vinto nulla e ha stracciato il biglietto. Il tagliando, non si sa come, è finito in mano al nipote della 74enne che si è reso conto che la donna non aveva grattato l’ultima riga utile dove c’erano due numeri vincenti: uno da 300mila e un altro dal valore di 50euro. La signora ovviamente si è presentata in Banca per depositarlo ma ovviamente, all’ufficio premi e Lotterie nazionali. Ma essendo un biglietto comunque già martoriato di suo, sono partite le verifiche. Che hanno portato ad una decisione incredibile.

Gratta e vinci, il biglietto è contraffatto

Un’apposita commissione, per due mesi, ha messo sotto la lente d’ingrandimento quel tagliando che avrebbe potuto cambiare la vita alla signora, e dopo due mesi di verifiche è arrivata una sentenza, senza possibilità d’appello.

Gratta e Vinci, 300mila euro in mille pezzi: eppure bastava questa app
Gratta e vinci – Ilveggente.it

“Il biglietto è inequivocabilmente contraffatto perché strappato e ricomposto, è risultato un “collage” di parti di biglietti provenienti da due differenti biglietti, finalizzato alla realizzazione di un tagliando apparentemente vincente”. Insomma, secondo i vigilanti delle vincite una vera e propria truffa che non è andata a buon fine. La signora, adesso, dovrà rispondere del danno patrimoniale di “rilevante gravità” ai danni della società Lotterie Nazionali srl. Tutto questo quando bastava solamente un’applicazione, quella della Lottomatica, per scoprire se il biglietto fosse vincente o meno. Bastava scannerizzare, così come vi abbiamo raccontato, il codice a barre sotto. Sì ok, in questo caso le opportune verifiche hanno portato a quella che secondo gli inquirenti è un vero e proprio tentativo di truffa. Ma in generale, se non volete avere voi dei problemi, utilizzate l’applicazione che è sicura al cento per cento. Così non dovrete nemmeno andare incontro a possibili processi. Sai che guai, quelli.

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