Scommesse, reddito di cittadinanza e 160mila euro vinti: non c’è un lieto fine

Scommesse e reddito di cittadinanza: la storia non ha un lieto fine. Ecco quello che è successo con un processo già in atto

Affrontare il discorso del reddito di cittadinanza sarebbe troppo lungo e ognuno ha giustamente anche un pensiero diverso. Sicuramente, e su questo il parere di tutti non può che essere unanime, se utilizzato nel migliore dei modi un aiuto, a chi ha davvero bisogno, lo può dare. Certo, poi ci sono quelli che se ne approfittano, in tutti i modi, e le indagini e le notizie degli ultimi anni hanno portato a molte denunce. E poi ci sono quelle persone che nonostante lo prendano continuano a giocare.

Questa storia è stata raccontata dal Resto del Carlino e dimostra come dietro ad ogni giocatore ci sono delle personalità diverse. In questo caso parliamo di una donna che ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza, anche accettata, ma che nel momento in cui ha presentato normale richiesta si è “dimenticata” di dire che aveva vinto una bella somma attraverso dei conti gioco online. E questo ovviamente non gli avrebbe dato il diritto di ricevere il sussidio dello Stato. Uno Stato che però inizia a controllare con maggiore attenzione queste cose, tant’è che scopre che la donna, nel momento in cui ha dovuto risottomettere la domanda per il reddito di cittadinanza, non ha detto, di nuovo, di avere vinto in totale la bellezza di 160mila euro sempre giocando online. Direte voi: chissà quanti soldi avrà giocato per vincerne così tanti. Magari è questa la domanda che vi passa in testa. Sì, perché è proprio quella giusta.

Scommesse, la vincita minore dei soldi puntati

Sì, perché poi andando a fondo, e cercando di scoprire realmente la somma vinta, i carabinieri che hanno indagato sulla donna hanno scoperto che la stessa aveva giocato una cifra maggiore di quella che poi effettivamente aveva vinto.

Ma questo allo Stato non interessa, il reddito di cittadinanza le è stato tolto e la signora in questione è sotto processo e con ogni probabilità dovrà ridare indietro tutti i soldi che fino al momento, con il sussidio statale, ha indebitamente percepito. Una situazione che purtroppo non è nuova e che purtroppo ci sarà ancora. Almeno fin quando alla base, sul reddito di cittadinanza, non verranno fatti dei controlli più approfonditi.