Piero Sandulli, vicepresidente del Collegio di garanzia del Coni ha scelto l’autosospensione. Le sue parole in esclusiva a Calciomercato.it
Sandulli ha scelto dunque l’autosospensione e ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it delle ragioni che hanno motivato la scelta di lasciare temporaneamente il Collegio di Garanzia del Coni.
La decisione pare sia stata presa per questioni di opportunità dopo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Sandulli in merito al caso delle plusvalenze. L’inchiesta che vede coinvolta la Juventus. Lo stesso Collegio di Garanzia aveva scelto di prendere le distanze da Sandulli.
È comunque probabile che Sandulli non avrebbe fatto lo stesso parte del collegio chiamato a giudicare sul ricorso del club.
Insomma, Piero Sandulli ha deciso infine di autosospendersi dalla carica di vicepresidente della seconda sezione del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Sandulli ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, commentando la situazione.
Innanzitutto ha parlato di una possibile riforma della giustizia sportiva: “C’è una legge dalla quale appunto parleremo anche nel convegno, la legge del 2019 numero 86, ci sono una serie di deleghe previste da questa legge. Una di queste deleghe non è stata espletata ed era proprio la delega Struttura dello sport… Le due sentenze della Corte Costituzionale intervenute nel 2011 e nel 2019 di fatto sono sostanzialmente sentenze che devono lasciarci interrogare sotto il profilo scientifico. Perché questa materia – come tutte le altre – cresce se l’università, la scienza e l’accademia si fermano su di esse e imparano a riflettere. A riflettere sugli accadimenti quotidiani, ma anche portando da quelli la possibilità di modificare e operare delle riforme“.
Sandulli, le dichiarazioni dopo l’autosospensione
Poi l’ex membro della collegio ha spiegato come potrebbe essere possibile creare norme sulle plusvalenze ed evitare casi come quelli recenti. “È difficilissimo per i beni immateriali dare una misura inerente le plusvalenze. Questo non vale solo per lo sport, ma per tutto ciò che è quotato in Borsa. Quindi è molto difficile stabilire in un bene immateriale quale sia la materialità, quindi il valore”.
Quindi, sul caso Juve che verrà discusso a breve al Collegio di Garanzia del Coni, il diretto interessato ha detto di non aver nulla da dire: “Non so nulla”, ha risposto.
E qui è arrivata la domanda più importante e attesa: perché si è autosospeso? “Lo scoprirete vivendo“, ha risposto l’intervistato. “Comunque adesso ho un po’ paura, dice la canzone di Battisti, ma a me tutto sommato in questo tema interessa meno”.