Sinner, è già tempo di volare a Rotterdam per il neo vincitore di Montpellier. Ma dietro l’angolo si nasconde la più grande delle insidie…
Maxime Cressy le ha tentate tutte. Ha sfoderato i suoi colpi migliori, ma Jannik Sinner non ci è cascato. Ha saputo tenergli testa senza mai dubitare dei propri mezzi, agguantando così il settimo titolo Atp della carriera. Adesso ne ha tanti quanti Matteo Berrettini, 2 in meno di Fabio Fognini e 3 in meno dell’azzurro che detiene il record assoluto: Adriano Panatta.
Neanche il tempo di metabolizzare la vittoria a Montpellier che già dovrà, però, rifare i bagagli e correre in un altro Paese europeo. Stavolta l’altoatesino è atteso a Rotterdam, dove si spera che possa non solo fare il bis, ma anche apporre la sua firma su un’impresa nella quale, pur essendo perfettamente nelle sue corde, non è mai riuscito. Ed è proprio questo, più che il titolo in palio in sé, il gol che il numero 1 d’Italia spera di poter mettere finalmente in rete.
In Francia ha dato segnali importanti, tali da indurci a pensare che questa possa essere veramente la volta buona. Ha tenuto per tutta la durata del match un ritmo pazzesco, senza mai lasciarsi confondere dal gioco ipnotico del suo avversario. Il serve&volley di Cressy avrebbe spaventato molti big del circuito maggiore, essendo così raro, ma non lui. Sinner non si è lasciato cogliere di sorpresa e, complice un servizio finalmente convincente, ha mantenuto la lucidità necessaria. Soprattutto nei momenti caldi nel match. Che è quello che dovrà fare a Rotterdam se vuole battere, una volta per tutte, la sua bestia nera.
A poche settimane dalla gara che gli è valsa l’eliminazione dall’Australian Open, Jannik avrà la possibilità di rifarsi. Di prendersi la sua meritatissima rivincita.
Non potrà gongolare più di tanto per il titolo agguantato e per i punti messi in saccoccia perché si profila, all’orizzonte, un crash test estremamente delicato. Ad attenderlo, in un potenziale secondo turno, c’è infatti Stefanos Tsitsipas, che in un modo o nell’altro è sempre riuscito ad avere la meglio su Sinner e a governare gli scambi nelle gare di cui sono stati protagonisti.
L’altoatesino ha dalla sua una crescita che a Montpellier si è vista tutta. Il suo servizio, come dicevamo pocanzi, è nettamente migliorato; nei game di risposta è molto più incisivo di un tempo e ha imparato ad individuare in tempi record le soluzioni migliori per mettere in difficoltà i suoi avversari. Che sia la volta buona? Che sia pronto, finalmente, a fare il grande passo e a conquistare un posto a tempo indeterminato nella parte alta della classifica?
Questo contenuto è stato modificato 13 Febbraio 2023 09:51
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