Elon Musk, dopo Twitter la Premier League: Serie A nel baratro

Elon Musk, dopo Twitter adesso la Premier League: il secondo uomo più ricco del Mondo senza freni. La Serie A sempre più nel baratro

Serie A nel baratro? Forse sì, forse no. Sicuramente il periodo storico che sta vivendo la massima serie italiana non è dei migliori, anzi. Visto quanto successo nel mercato invernale, dove le big non hanno speso nemmeno un euro, si potrebbe tranquillamente affermare che il divario con gli altri campionati è quasi incolmabile.

Elon Musk, dopo Twitter la Premier League: Serie A nel baratro
Elon Musk – Ilveggente.it

Le gestioni degli ultimi anni non hanno sicuramente aiutato e anche il fatto che pochissimi club al momento hanno uno stadio di proprietà allontana quelli che potrebbero essere degli investimenti importanti da parte di alcuni big mondiali che i soldi li hanno. Prendiamo Elon Musk, ad esempio: il patron di Tesla ha deciso di comprare Twitter e ci è riuscito, certo adesso le quotazioni non sono ai massimi livelli ma quando uno come lui decide di mettersi qualcosa in testa è difficile, se non impossibile, riuscire a fermarlo. Tant’è che adesso, secondo quelle che sono le informazioni del Daily Mail, il secondo uomo più ricco sulla faccia della terra starebbe attenzionando da vicino quello che potrebbe succedere dentro il Manchester United che, come sappiamo, potrebbe essere anche in vendita. Un affare da cifre esagerate.

Elon Musk vuole prendersi il Manchester United

Sì, il proprietario di Twitter a quanto pare potrebbe prendersi lo United che è in vendita per 4,5 miliardi di sterline. E per quello che gira la squadra inglese sembrano possano essere soldi ben investiti.

Elon Musk, dopo Twitter la Premier League: Serie A nel baratro
Ten Hag, allenatore del Manchester United – ilveggente.it

Oltre quindi all’enorme prezzo di un marchio che non sembra mai avere problemi come quello del Manchester United, conosciuto in tutto il Mondo, un altro imprenditore che praticamente decide in tutti i modi di snobbare l’Italia che, eppure, avrebbe delle squadre che potrebbero cambiare proprietario: pensiamo all’Inter, ad esempio, oppure al Milan, che nell’ultimo periodo è stato al centro di enormi retroscena. Ma nel Bel Paese, o nell’ex Bel Paese, nessuna sembra essere più disposto a investire nemmeno un euro. Burocrazia incredibile, mancanza di infrastrutture, mancanza di programmazione: i problemi possono essere molteplici e molteplici possono essere le spiegazioni di tutto questo. Fatto sta che, se davvero Musk riuscisse a piazzare anche questo colpaccio, recuperare il gap, per la Serie A, con tutti gli altri campionati e soprattutto con quello inglese diventerebbe impossibile almeno per un ventennio. Purtroppo.

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