Milan-Torino, le formazioni ufficiali: pronostico marcatori, ammoniti e tiratori sulla sfida in programma a San Siro. Le ultime dritte.
Si pensava che il Milan potesse rialzare la china nella stracittadina contro l’Inter. Ed invece i rossoneri al cospetto dei “cugini” sono incappati in un’altra brutta sconfitta che ha contribuito ad acuire il periodo no della compagine di Stefano Pioli. A San Siro Leao e compagni se la vedranno tra pochi minuti con un Torino forte, caparbio e in forma, reduce da un filotto importanti di risultati utili consecutive e da una condizione psico-fisica invidiabile. Insomma se Milan-Torino non è un ultima spiaggia per i Campioni d’Italia uscenti poco ci manca.
Dopo al rivoluzione di formazione inizialmente varata nel derby c’era attesa per capire quali sarebbero state le mosse di Stefano Pioli che ha deciso di ritornare parzialmente sui suoi passi.
MILAN (3-4-3): Tătărușanu; Thiaw, Kjær, Kalulu; Saelemaekers, Tonali, Krunić, Hernández; Díaz, Giroud, Leão.
TORINO (3-4-2-1): Milinković-Savić; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Gineitis, Adopo, Rodríguez; Miranchuk, Vlašić; Sanabria.
Dopo la panchina contro l’Inter, Rafa Leao vorrà sicuramente rispondere al presente. L’ingresso in campo del portoghese contro i nerazzurri aveva già dato una scossa importante alla soporifera manovra dei rossoneri. Il portoghese non può non caricarsi la squadra sulle spalle in un periodo così delicato per il “Diavolo”, a caccia di conferme importanti non solo dal punto di vista dei risultati. Nella gara d’andata il fuoriclasse del Milan aveva sciupato un paio di occasioni assolutamente clamorose che avevano complicato in maniera determinante la contesa. Con la sua velocità, però, Leao ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la retroguardia granata.
Il Milan ha palesato non poche difficoltà in questo primo scorcio di stagione a leggere i movimenti dei trequartisti avversari che in poche circostanze hanno fatto a fette la non irreprensibile retroguardia di Stefano Pioli. Sotto questo punto di vista, dunque, ipotizzare che Miranchuk possa rendersi protagonista di una prestazione esaltante, magari impreziosita da almeno una conclusione nello specchio di porta avversaria, non sembra utopistico. Thiaw e Adopo invece, dovrebbero finire sul taccuino del direttore di gara. Il difensore del Milan non sempre è rapido a scattare all’indietro e potrebbe patire la velocità degli esterni di Juric. Con il passare dei minuti, invece, il Milan dovrebbe prendere il sopravvento della mediana nel tentativo di produrre gioco: l’ammonizione di Adopo è un’opzione da tenere calda.
Questo contenuto è stato modificato 11 Febbraio 2023 08:19
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