Terremoto in Turchia, le notizie che arrivano lasciano sempre più sgomenti: intanto è stato ritrovato il calciatore Atsu. Montella: “Un dramma mondiale”
Più passano le ore, ma era anche normale, più il bilancio del terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia ieri, si aggrava. I morti sono migliaia, oltre 4 mila al momento, ma ci sono così tanti dispersi che probabilmente questo numero si aggiornerà anche nelle prossime ore. Una situazione catastrofica, le immagini che arrivano sono impressionati, che rendono l’idea di quello che sta succedendo.
Intanto, nella disgrazia, arriva comunque una buona notizia: Atsu, l’ex calciatore di Chelsea e Newcastle adesso all’Hatayspor, è stato ritrovato sotto le macerie. Il calciatore ghanese era rimasto intrappolato in un palazzo poi crollato, ha riportato delle ferite al piede e problemi respiratori. Ma in generale le sue condizioni di salute non destano per il momento delle particolari preoccupazioni. I suoi compagni, coinvolti anche loro nel disastro, erano stati subito messi in salvo da parte dei soccorritori mentre Atsu, decisivo la sera prima del terremoto con un gol al 97′, non era riuscito almeno inizialmente a trarsi in salvo. Adesso però la lieta novella in un susseguirsi di notizie davvero catastrofiche che hanno decisamente scosso il Mondo.
Terremoto in Turchia, le parole di Montella
Ieri Vincenzo Montella aveva detto di stare bene. Lui, allenatore dell’Adana, città vicinissima all’epicentro del terremoto, era a Istanbul per giocare una partita con la sua squadra che ovviamente non s’è giocata. Al momento tutto lo sport, in Turchia, è fermo a tempo indeterminato.
Sui social, poi, il tecnico, ha scritto che è un dramma di “portata Mondiale”. E per quello che abbiamo visto è davvero difficile dargli torto. Nella giornata poi sono arrivate pure le parole dell’ex pallavolista della nazionale italiana Lucia Bosetti, che si trovava e si trova proprio ad Adana, dove gioca. “Le case sono inagibili, credo dormiremo in macchina. La situazione è drammatica: stiamo cercando in qualsiasi modo di uscire dalla città, ma sembra molto difficile. Ero a casa, stavo dormendo e dopo la scossa ci siamo precipitati per strada. Ho saputo che il palazzo dietro casa mia è crollato del tutto”. Una situazione drammatica, come detto. Una situazione che è una ferita aperta non solo per i turchi ma per tutto il Mondo. Le immagini colpiscono, parlano chiaro. Quello che sta vivendo quel popolo è qualcosa di inimmaginabile.
