Paola Egonu, ecco cosa si nasconde dietro quel simbolo così enigmatico: così la pallavolista si è messa a nudo.
Un ottovolante di emozioni. Non c’è altro modo per descrivere l’intervista che Paola Egonu, co-conduttrice della terza serata del Festival di Sanremo, ha rilasciato per l’edizione digital di Vanity Fair.
Tanti i pugni nello stomaco, pochi i sorrisi. C’è tanta verità nelle sue parole e la verità, come spesso accade, fa male. Molto male. Come quello che lei ha raccontato, senza peli sulla lingua, di aver subito in passato. E di subire, talvolta, tuttora. Anche adesso che è una delle pallavoliste migliori al mondo, un personaggio famoso che è sempre in prima linea per trattare certi argomenti e per cercare di aprire gli occhi a chi ancora fatica a farlo e a scrollarsi di dosso i pregiudizi. Ha parlato di razzismo, in tutte le sue forme. Ma anche delle sue insicurezze, e chi mai poteva pensare che un’atleta del suo calibro, apprezzata in in tutto il mondo, ne avesse così tante?
Eppure, è così. Senza se e senza ma. E trapelano tutte, queste insicurezze, dalla prima all’ultima, in questa lunga intervista a tutto tondo. Durante la quale, ad un certo punto, ha detto qualcosa che ha lasciato di stucco perfino chi la stava intervistando. Perché se è vero che Paola Egonu è, a detta del pubblico, una delle sportive più sexy del pianeta, è altrettanto vero che lei non ci si sente neanche un po’. Che non è minimamente consapevole del suo fascino e della sua bellezza perché è cresciuta “in un contesto in cui lo standard di bellezza presupponeva l’essere bianca“.
Ci è voluto del tempo, ha raccontato ancora, per diventare più consapevole. Per prendere atto del fatto che non fosse così, che una pelle nera non ha niente di diverso da una pelle bianca.
“Sto imparando che diverso non vuol dire brutto – ha detto a Vanity Fair – e che, sì, sono un’atleta ma sono anche una donna e che, come tale, posso essere sensuale. Me lo sono persino tatuata sulla coscia“. Sì, Paola Egonu ha dovuto tatuarselo sulla coscia, un disegno che le ricordasse quanto sia bella.
Sulla sua pelle c’è un ora un simbolo che lì per lì potrebbe sembrare enigmatico ma che rappresenta, a quanto pare, una giarrettiera. “Mi ricorda che mi devo innamorare di me stessa”, ha spiegato la stella del Vakifbank, mettendosi ancor più a nudo. E tirando fuori qualcosa che nessuno avrebbe mai osato immaginare.
Questo contenuto è stato modificato 4 Febbraio 2023 11:25
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