Isee e non solo, la rivoluzione è iniziata. Arriva lo sportello unico che farà felici i cittadini italiani alle prese con la burocrazia.
Sarebbe superfluo sottolineare quanto poco snella sia la burocrazia italiana. Non è raro, infatti, che un cittadino si veda costretto a macinare chilometri su chilometri per ottenere un certificato. E che venga, talvolta, rimbalzato da un ufficio all’altro come se niente fosse.
Nel momento in cui il progetto Polis entrerà nel vivo, però, di tutto ciò resterà solo un – tremendo, ammettiamolo – ricordo. Già, perché il governo ha destinato 800 milioni alla realizzazione di quello che per gli italiani sarà un vero e proprio sogno che si realizza. Ci vorrà del tempo prima che arrivi a coinvolgere l’intera Penisola, ma l’essenziale è che i fondi ci siano e che, seppur in piccolo, stia per concretizzarsi in alcune realtà del Bel Paese.
Il progetto al quale alludiamo è quello che prevede l’apertura di uno sportello unico, presso gli uffici postali del territorio, al quale i cittadini possano richiedere documenti e certificati per i quali, ora come ora, è necessario far tappa in cinque o sei uffici diversi. I primi apriranno i battenti in alcuni comuni italiani con meno di 15mila abitanti, ma l’intento è quello di favorirne una diffusione capillare così da snellire, appunto, una burocrazia ancora troppo macchinosa e lacunosa.
Non solo Isee: tutti i documenti e le certificazioni che potrai richiedere allo sportello unico
Lo sportello unico di Poste Italiane potrà quindi erogare, secondo quanto promesso dal governo, una serie di servizi propri della pubblica amministrazione e appannaggio, al momento, degli uffici più svariati.
Si potrà richiedere presso di esso la carta d’identità elettronica, ad esempio, ma anche il passaporto. E ancora, certificati anagrafici e di stato civile, denunce di detenzione e trasporto di armi, estratti conto contributivi, visure catastali, perfino certificati giudiziari. Stesso discorso per l’Isee, indispensabile per richiedere alcuni dei bonus erogati dal governo, la certificazione unica e il modello Obis per i pensionati.
Lo sportello unico darà dunque un po’ di respiro all’Agenzia delle entrate, al ministero dell’Interno e a quello della Giustizia, ai tribunali, agli uffici legati alle infrastrutture e ai municipi. Non sarà operativo subito in tutta Italia, come dicevamo. La svolta sarà graduale, ma tre prototipi sono già stati realizzati a Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo. Non resta che incrociare le dita e sperare che questa rivoluzione arrivi il prima possibile in tutti i comuni della penisola italiana.