Berrettini resterà fermo per un po’: ecco che cosa è successo e perché dovremo ancora attendere prima di rivederlo in campo.
Ci siamo chiesti a lungo quali fossero le sue intenzioni. Cosa pensasse di fare ora che la top ten è più lontana di prima e che c’è un gran bisogno, di conseguenza, di macinare punti e tagliare qualche traguardo.
Qualcosa l’avevamo già intuita, per la verità. Era sufficiente dare un’occhiata alle entry list, d’altra parte, per accorgersi che ci sarebbe voluto un po’ perché Matteo Berrettini tornasse in campo. E infatti, i sospetti dei suoi sostenitori erano fondati. A confermarlo è stato il suo coach, Vincenzo Santopadre, che ha rivelato alla Gazzetta dello Sport in che modo abbiano deciso di programmare i prossimi mesi. O una parte di essi, quanto meno. Sì, perché i progetti del martello romano e del suo allenatore continuano a non essere, per la verità, troppo chiari.
Sapevamo bene che per limitare gli infortuni Matteo, ora numero 3 d’Italia, avrebbe giocato solo nei tornei più importanti. Non ci aspettavamo, però, che si sarebbe nuovamente fermato così a lungo, fermo restando che la decisione del tennista e del suo team è più che ragionevole e senz’altro oculata. Resta il fatto, però, che Berrettini, non giocherà per un altro mese ancora. Che dopo la partita del 17 gennaio scorso all’Australian Open ci vorrà fine febbraio per rivederlo in campo.
Quando gioca Berrettini? Abbiamo la data
Berrettini si trova già comunque a Montecarlo, dove si allenerà con costanza per non vanificare la preparazione invernale effettuata in vista del primo Slam dell’anno.
A Melbourne non è andata come doveva. Il romano è uscito al primo turno e ha perso i 720 punti della semifinale dello scorso anno, ragion per cui è adesso 22esimo. Di buono c’è che da questo momento in poi i punti da difendere sono pochissimi e che si può solo risalire. La prima occasione per farlo si presenterà, appunto, alla fine del mese di febbraio. Stando alle parole di Santopadre, Matteo ripartirà o da Acapulco o da Dubai. I due tornei inizieranno entrambi il 27 febbraio e bisogna capire sulla base di cosa, a questo punto, si deciderà a quale iscriverlo.
Dopodiché ci saranno i due Masters 1000 sul cemento a stelle e strisce, quello di Indian Wells e quello di Miami. E speriamo che lì possa andare meglio che a Melbourne. Le premesse per far bene ci sono tutte ed è per questo che lo stop dovrà essere sfruttato al meglio dal numero 3 d’Italia. “Ci prendiamo questo periodo per lavorare con un po’ di continuità – ha detto Santopadre alla Gazzetta dello Sport – A Melbourne avevamo i 720 punti da difendere, ci siamo tolti il dente e adesso, che di punti ce ne sono pochissimi, possiamo programmare la risalita. L’idea è di ripartire da Acapulco o Dubai. Per fortuna adesso Matteo è fisicamente integro quindi potremo allenarci bene. Non vediamo l’ora di tornare in campo”.