Caso stipendi Juve, parla Grassani: “Rischio squalifica per i giocatori”

L’avvocato Mattia Grassani è noto al grande pubblico come il legale dalla cravatta “azzurra”, dopo la battuta con cui lo ha apostrofato Massimiliano Allegri qualche giorno fa in tv. Intervenuto a calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, Grassani ha parlato del filone della manovra stipendi della Juve.

In realtà il legale non rappresenta solo il Napoli, così come sottinteso dalla battuta di Allegri: collabora con De Laurentiis, ma essendo un legale specializzato in giustizia sportiva, offre le sue prestazioni a varie squadre di calcio. Il suo Studio Legale Grassani e Associati di Bologna è infatti frequentato da tantissimi dirigenti e agenti sportivi.

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Agnelli e Nedved ©️LaPresse

Secondo Grassani la giustizia sportiva, cioè la giustizia praticata dalla FIGC, è un sistema con regole proprie e organi indipendenti: “Non deve stupire che lo standard probatorio in ambito sportivo sia più affievolito rispetto alla giustizia ordinaria”, spiega l’avvocato. “Abbiamo squadre come il Genoa retrocesse dalla A alla C per la famosa vicenda della valigetta, per la quale a livello penale la Cassazione ha assolto tutti i soggetti coinvolti, tranne il presidente del Genoa di allora“.

Nel 2006 è accaduta la stessa cosa“, continua l’avvocato, sempre ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY. “Sono due binari che viaggiano paralleli. Il giusto processo in ambito sportivo è sempre rispettato, nell’ambito delle proprie regole. I diritti fondamentali sono da rispettare anche in ambito sportivo. Non griderei quindi allo scandalo”.

Inoltre Grassani ha parlato di impossibilità della revocazione della sentenza. “Io rappresentavo Pisa, Genoa e i sei ex consiglieri di amministrazioni del Parma Calcio. L’eccezione è stata fatta perché ritenevamo che nelle quattordicimila cartelle non vi fosse una pagina che introducesse nel giudizio di revocazione qualcosa di nuovo rispetto a Pisa, Genoa e ex consiglieri del Parma. L’eccezione l’ho fatta nell’interesse di queste parti. Poi se in queste quattordicimila pagine c’erano o meno elementi nuovi sulla Juventus, la risposta si può già anticipare: secondo me sì. Le carte portavano elementi di novità per la Juventus”.

Grassani sulla manovra stipendi della Juve

Infine l’avvocato ha spiegato cosa potrebbe rischiare la Juventus per lo scandalo degli stipendi. “Il filone non ancora è stato giudicato dalla Procura Federale“, ha commentato il legale. “Vedremo prima se la Procura riterrà che ci sia materia per andare a giudizio. Se dovesse deferire, io rilevo per i comportamenti delineati dalla Procura di Torino, come ci fosse una responsabilità dei dirigenti juventini”.

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Grassani e Allegri (captured)

In questo caso, l’avvocato anticipa che potrebbero essere puniti anche i calciatori che hanno accettato o favorito la politica dei dirigenti bianconeri. “Se deferimento dovesse esserci, potrebbe riguardare anche i calciatori. Poi sarà il procuratore federale a chiedere sanzioni, ma sarebbero certamente di squalifica e non di ammenda o multa”.

Per ora sappiamo che la Procura della Federcalcio ha appena chiesto la proroga di quaranta giorni per l’inchiesta sulla cosiddetta manovra stipendi e compensi agenti della Juventus. La richiesta firmata dal procuratore Giuseppe Chinè è indirizzata alla procura generale dello sport, competente sulla materia.

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