Rottamazione sì ma non per tutti: niente da fare se abiti qui

La rottamazione dei debiti è stata approvata dal Governo ma non tutti potranno usufruirne. Ecco quali sono i Comuni che non aderiranno all’iniziativa.

Il Governo ha approvato la rottamazione dei debiti 2023, con grande entusiasmo dei contribuenti. Tuttavia, alcune persone rimarranno escluse dall’agevolazione. Ecco quali sono i Comuni che hanno deciso di non aderire alla misura.

Rottamazione sì ma non per tutti: niente da fare se abiti qui
Rottamazione sì ma non per tutti: quali sono i Comuni che non aderiranno alla misura (Pexels)

La rottamazione di cartelle e multe andrà ad aiutare tantissimi cittadini. Questi ultimi, grazie all’iniziativa dello Stato, vedranno cancellarsi in modo automatico i debiti che hanno un importo inferiore ai mille euro.

Ci sono, ovviamente, alcuni limiti e condizioni. Innanzitutto l’agevolazione riguarda i debiti contratti in un periodo di tempo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

Per quanto concerne le altre cartelle, sarà possibile ricorrere ad un piano di pagamento agevolato fino alla loro estinzione. Lo stralcio, invece, partirà automaticamente il prossimo 31 marzo.

I contribuenti dovranno presentare l’apposita domanda all’Agenzia delle Entrate. Potranno scegliere tra una regolarizzazione tramite rata unica (da effettuare entro il 31 luglio) o attraverso pagamento a rate (con un massimo di 18 in 5 anni).

Negli scorsi giorni l’Agenzia delle Entrate ha pubblico sul suo sito il modulo necessario. C’è tempo fino al 30 aprile per presentare la richiesta e usufruire del programma di rottamazione.

Rottamazione 2023, i Comuni che non aderiranno all’iniziativa

La misura è stata accolta con gioia dai contribuenti, anche se non tutti potranno approfittarne. Tra le novità del provvedimento, infatti, spicca la possibilità per ogni Comune di aderire o meno alla rottamazione dei debiti con enti locali.

Rottamazione sì ma non per tutti: niente da fare se abiti qui
(©Ansafoto)

Il loro stralcio non si applicherà in automatico – anche nei casi in cui si tratti di debiti inferiori ai mille euro e risalenti al periodo che va dal 2000 al 2015. Il Governo ha dato via libera ai Comuni e ognuno deciderà da sé come procedere.

La loro scelta verrà comunicata all’Agenzia delle Entrate entro la fine del mese corrente. Ma alcuni hanno già espresso la loro intenzione di non aderire alla rottamazione: gli abitanti di Milano e Roma non potranno usufruire dello stralcio dei debiti locali. I Comuni hanno dichiarato di non voler partecipare alla rottamazione 2023.

Comuni come Napoli e Padova sembrano sulla stessa linea: i contribuenti sarebbero, quindi, esclusi dalla possibilità di saldare i debiti locali con utili agevolazioni. Per il momento, però, nulla è stato confermato. Al contrario, a Lecce i cittadini avranno modo di accedere all’agevolazione.

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