La Procura di Napoli indaga sui rapporti tra il club di De Laurentiis e il Lille, in cui sono coinvolti altri quattro giocatori dalle valutazioni sospette. S’infiamma dunque il caso Osimhen. Ma secondo Fulgeri, avvocato di De Laurentiis, non c’è alcun libro nero del Napoli.
Si discute molto del caso Osimhen. La Procura di Napoli ha chiesto altri sei mesi per indagare sull’operazione chiusa fra Lille e Napoli nel 2020 per 71 milioni e 250 mila euro, 50 dei quali pagati cash.
L’operazione Osimhen ha generato 19,9 milioni di plusvalenze, ritenute fittizie dai magistrati, collegate alla valutazione di quattro calciatori, fra i quali tre “primavera” del Napoli, oggi impiegati in serie minori o svincolati.
Se dalle carte dovessero emergere nuovi elementi, il procedimento sportivo, conclusosi ad aprile 2022 escludendo illeciti a carico del Napoli, potrebbe quindi essere riaperto. L’avvocato Gino Fabio Fulgeri, che assiste De Laurentiis in sede penale, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda sul canale Twitch TVPlay e ha cercato di spiegare la posizione del club.
“Il mio non è un punto di vista“, ha esordito l’avvocato, “i documenti non dovrebbero fornire nuovi elementi rispetto a quanto già stabilito in termini di giustizia sportiva e dai tribunali“. Secondo Fulgenti i criteri per le plusvalenze non sono predeterminabili e i giocatori sono spesso valutati anche in base alla volatilità del mercato. “In questo senso la Corte Federale si è già espressa e quindi è un punto di partenza per noi. Ci affidiamo ai magistrati, che sono capaci e neutrali, siamo sereni”.
Secondo l’avvocato non esiste alcun libro nero che potrebbe inchiodare il Napoli. “Non sono nella testa di Giuntoli e De Laurentiis ma credo non ci sia nulla, i magistrati sono persone serie”.
Da dove viene dunque il clamore a proposito della riapertura del caso? Per l’avvocato tutto potrebbe nascere dal “gossip“. Nel senso che le informazioni potrebbero essere soltanto soffiate.
“Io non ne conosco il contenuto, ma, qualunque esso sia, i valori sono sempre discrezionali“, spiega l’avvocato. “Non ci sono linee guida o norme che predeterminano il valore di un calciatore. Quindi tutto è rimesso alle volontà delle società dal punto di vista delle trattative“.
L’avvocato ribadisce dunque l’estraneità del Napoli rispetto alle accuse mosse nelle ultime ore dalla stampa. “Io non ritengo che, dagli elementi acquisiti, possano emergere novità ulteriori per la giustizia sportiva, nella quale il Napoli è stato prosciolto. Il Napoli è sereno sul fatto che non ci saranno sorprese rispetto agli elementi che già conosciamo, rispetto agli elementi acquisiti abbiamo modo di pensare che ci sarà proscioglimento anche in sede penale e questo è quanto. Rischia un processo e poi si vedrà”.
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