Nadal, il maiorchino è stato fatto fuori al secondo turno dell’Australian Open. Le condizioni fisiche lo hanno condizionato. La risposta comunque è da applausi
La notizia del giorno, in Australia, è sicuramente la sconfitta di Rafa Nadal contro McDonald che ha eliminato lo spagnolo dall’Australian Open. Già al primo turno non aveva convinto Rafa, oggi l’addio anticipato.
I problemi all’anca lo hanno costretto alla resa. Ed è stato lo stesso tennista, durante la conferenza stampa alla fine del match. Anche se, candidamente, ha ammesso: “Non so se in buone condizioni avrei vinto la partita”. Lo spagnolo in poche parole ha guardato in faccia la realtà. Nuda e cruda. Perché non è più un ragazzino e perché gli acciacchi si fanno sentire anche in uno come lui, da sempre al massimo della forma fisica. Si guarda oltre adesso. Si guarda a come recuperare da questo stop per tornare a giocare. Durante la conferenza Nadal ha spiegato quello che è successo: “Per molto tempo sono rimasto lì a combattere, a crearmi le mie chance, ma lui stava andando bene mentre io non tanto. E poi, sì, a un certo punto è arrivata la fine. Questo è tutto”. Ma più che altro non è stata questa la risposta che ha fatto scattare l’applauso ai giornalisti presenti.
Come detto a Rafa è stato chiesto dell’infortunio, di quelli che sono i suoi propositi per la restante parte della stagione, di come attende affrontare la fase di recupero. La sua risposta è stata netta, che rende l’idea di quello che è un campione dentro e fuori dal campo.
“Quando fai le cose che ti piacciono, alla fine della giornata, non è un sacrificio. Stai facendo le cose che vuoi fare. Il sacrificio è quando fai una cosa che non vorresti fare e non è il mio caso“ Questa la risposta del maiorchino alla fine del match. Parole che ovviamente fanno riflettere tutti. Perché sappiamo benissimo che quando c’è un talento cristallino come il suo, la vita non può fare altro che regalarti delle soddisfazioni, di quelle importanti, di quelle che ti fanno sentire sul tetto del Mondo. E lui, su quel tetto, c’è stato. Con amore verso uno sport bellissimo che regala gioie e anche delusioni, come quella di oggi. Ma non è mai un sacrificio. Chapeau, Rafa!
Questo contenuto è stato modificato 18 Gennaio 2023 13:05
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