Dino Baggio ha rilasciato un’intervista dove oltre che a ricordare Vialli parla anche del doping: “Si deve investigare sulle sostanze che abbiamo preso”
La morte di Gianluca Vialli ha lasciato sicuramente un vuoto nel calcio italiano. Lo ha lasciato a tutti l’ex capo delegazione della nazionale azzurra di Roberto Mancini. Figuriamoci se non lo ha lasciato ai suoi ex compagni di squadra.
Vialli ha lottato per molto tempo contro un tumore al colon, uno di quelli che è difficile da curare che se l’è portato via dopo diversi anni. Ma a gettare ombre su quello che è stato ci ha pensato Dino Baggio, ex compagno di squadra, che ha parlato di doping in un’intervista rilasciata a TV7. “È andato via troppo presto dalle nostre vite. Bisognerebbe investigare sulle sostanze che abbiamo preso in quel periodo. Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori col tempo hanno fatto male. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori”.
Dino Baggio, le parole sul doping
“Negli anni miei (anni ‘90, ndr) c’era il doping. Non prendevi robe strane, prendevi robe normali ma poi bisogna vedere se col tempo riesci a buttarle fuori o restano dentro. Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano, che davano dei problemi…”.
Baggio insomma non poteva usare parole più esplicite nel raccontare quello che è stato. Una parola, doping, che ha sempre fatto paura nel mondo del calcio e che ha coinvolto anche diverse società nel corso degli anni. Ma quello che sta succedendo mette paura all’ex calciatore. Ricorderete tutti la lotta che ha fatto Zeman quando era allenatore di Serie A che aveva attaccato la Juventus in maniera esplicita. Ci furono anche dei processi, ma adesso l’attenzione dopo queste dichiarazioni potrebbe certamente salire. E chissà che non venga riaperto qualcosa. Di certo, al momento, c’è che è assai difficile riuscire a usare sostanze che possano alterare le prestazioni sportive. I controlli sono a tappeto e a campione. E tutti vengono controllati. Ma queste parole possono veramente lasciare il segno.