Emma Raducanu, come sta la tennista britannica dopo l’infortunio all’ASB Classic di Auckland? La novità è trapelata attraverso i social.
L’abbiamo lasciata in lacrime, arrabbiata e in preda alla disperazione. Perché tutto si sarebbe aspettata, da questo inizio di stagione, tranne che vi fosse un nuovo infortunio, l’ennesimo, all’orizzonte.
La sua avventura all’ASB Classic di Auckland stava procedendo talmente bene, tra le altre cose, che il pensiero che accadesse di nuovo non sfiorava proprio nessuno. Men che meno la diretta interessata, Emma Raducanu, che nelle interviste pre-esordio stagionale aveva sottolineato che la sua priorità, nel 2023, sarebbe stata quella di ridurre al minimo gli infortuni e di tornare agli antichi fasti. E non possiamo purtroppo dire, almeno per il momento, che l’obiettivo sia stato centrato. Tutt’altro.
La caduta – che a detta sua sarebbe stata causata dai campi al chiuso di Auckland, ritenuti “troppo scivolosi” – durante il secondo turno del torneo le ha provocato un dolore tale alla caviglia che la tennista britannica non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca ed uscire di scena. Tra le lacrime, appunto, come se proprio non riuscisse a metabolizzare il fatto che il suo fisico le avesse appena fatto un altro sgambetto. Ma come sta adesso Emma Raducanu? Quali sono i possibili scenari in vista degli ormai imminenti Australian Open?
Se in un primo momento si era temuto il peggio e paventato, addirittura, il forfait allo Slam della terra dei canguri, l’allarme sembra ora essere rientrato.
Pare che il problema alla caviglia – benché lei non abbia ufficialmente dichiarato nulla in merito – sia stato ridimensionato e declassato a “lieve stiramento”, come riferisce Tennis Tonic. E che, di conseguenza, la stella dello Us Open 2021 potrà tranquillamente giocare a Melbourne, tra 10 giorni. A confermarlo sarebbe, tra le altre cose, un indizio social che non è passato inosservato e che ha rincuorato, in men che non si dica, la sua enorme schiera di sostenitori.
La bella Raducanu, reginetta dei campi newyorkesi e degli sponsor più ricchi, non ha fatto ritorno in Gran Bretagna. Il fatto che non sia partita non può voler dire, quindi, che una cosa. Che nei prossimi giorni rimarrà nei paraggi e che si preparerà ad affrontare il secondo inizio di questo 2023. Nella speranza, naturalmente, che al Melbourne Park possa andare meglio di come non sia andata all’ASB Classic di Auckland.
Questo contenuto è stato modificato 7 Gennaio 2023 13:34
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