Berrettini e Musetti, un successo stratosferico: la bella notizia è arrivata in un giorno già di per sé molto speciale.
Comunque vada, è stato un successo. Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti non avrebbero potuto fare meglio di così, in United Cup. Hanno collezionato un successo dopo l’altro e sono entrati di diritto, dunque, nella storia.
Il romano ha battuto due top ten nel giro di pochi giorni ed è stato a tanto così dall’imporsi anche sul terzo, Stefanos Tsitsipas. Peccato solo che il greco, in un impeto d’orgoglio, sia riuscito a rimontare, ma tutto si può dire tranne che il martello romano non gli abbia tenuto testa. E non è stato da meno il tennista carrarino, che tra Brisbane e Sydney ha fatto un figurone. Tre partite e tre vittorie: ha dato un contributo determinante nella competizione a squadre miste ed è anche merito suo, di conseguenza, se l’Italtennis è riuscita ad arrivare in finale in questa prima edizione.
Le buone notizie, in ogni caso, non sono finite qui. Oltre ai successi finora elencati, ce n’è un altro del quale non possiamo non tenere conto. E non riguarda solo i due campioni azzurri che tra poche ore saranno impegnati nella finalissima della United Cup contro gli Stati Uniti. Riguarda anche Jannik Sinner, il tennista altoatesino che ha preferito disertare la competizione per concentrarsi sul primo torneo dell’anno e sugli imminenti Australian Open.
La buona notizia è che il tennis italiano, ma questo lo sapevamo già, è tornato agli antichi fasti e sta dominando il circuito maggiore.
A dirlo sono i numeri, quelli da lunedì 9 gennaio saranno ufficiali. Dalla prossima settimana, il Bel Paese sarà rappresentato in top 20 non da uno, non da due, ma da ben tre tennisti. Sì, perché Matteo Berrettini e Jannik Sinner vi stazionano già da tempo, ma Lorenzo Musetti si appresta a sbarcarvi per la prima volta in assoluto. E i tifosi italiani non avrebbero potuto chiedere di meglio, in questa stagione appena iniziata.
Il romano sarà 14esimo, Sinner 16esimo e Musetti, invece, 19esimo. La novità ha dell’incredibile perché non era mai accaduto, prima d’ora, che il Bel Paese potesse annoverare così tanti campioni contemporaneamente tra i venti migliori giocatori del mondo. Non era successo neanche nel periodo d’oro di Panatta, Bertolucci e Barazzutti, motivo in più per essere orgogliosi dei nostri ragazzi.
Questo contenuto è stato modificato 7 Gennaio 2023 15:30
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